
Joel Esciua
Livorno, 13 giugno 2023 – Oggi pomeriggio Joel Esciua, presidente in pèctore e prossimo patròn dell’Us Livorno (lo sarà ufficialmente dal 1° luglio) ha incontrato i giornalisti nella sala stampa dello stadio “Armando Picchi” per fare il punto della situazione. Ogni ufficialità è formalmente rimandata a partire dal giorno in cui Esciua sarà a tutti gli effetti proprietario della società che ha acquistato da Paolo Toccafondi, ma quello di oggi è stato comunque un appuntamento importantissimo, nel quale è stato illustrato lo stato dell’arte. Nessun annuncio, a parte quello di Gianni Palumbo come team manager, ma tanta carne al fuoco: dal direttore sportivo all’allenatore, da Igor Protti ai campi per gli allenamenti. Di tutto e di più.
“Il Telegrafo Livorno online” vi ripropone il live.
Lo striscione
Alle 16,20 alcuni tifosi appendono fuori dallo stadio lo striscione in ricordo di Anwar, il giocatore amaranto di 18 anni morto in seguito a un incidente stradale e del quale sono stati donati gli organi.

Alle 16,34 arrivano Joel Esciua e Enrico Fernandez Affricano. Oggi peraltro ricorre un anniversario particolare per il “cuore amaranto”: il 13 giugno del 2017 moriva Mauro Lessi, bandiera del Livorno.
“Un pensiero per Anwar”
Joel Esciua, visibilmente commosso: “Inizio facendo omaggio dal cuore e da papà su un ragazzo che ci ha lasciati in realtà tragiche. Non si può pensare di andare via a diciotto anni in condizioni così tragiche. Nel Livorno ha trovato una bellissima parentesi, parlando con grandi e piccoli della squadra ho capito l'importanza che aveva questo ragazzo. Stava vivendo il sogno di prendersi rivincite nella vita, trasmetterà per sempre i suoi valori su tutti quella della donazione degli organi che daranno vita ad altre persone a cominciare dal suo cuore che adesso batte nel cuore di un altro”.
“Abbiamo creato le basi giuste”
“Siamo qua dopo due mesi anticipando i tempi previsti per il 31 maggio, dal 3 di luglio tutti i documenti e le pratiche verranno formalizzate ufficialmente. Se metto le cose in prospettiva 35 aver preso in mano la società, 13 giugno la data in cui avrei dovuto prenderla e a 18 giorni dove saremo in carica in questa società. Nonostante questo in forma ininterrotta negli ultimi mesi abbiamo creato basi per far partire un periodo di minimo cinque anni per far sì che la società non viva più del passato glorioso”.
Amministrazione e comunicazione
“Stiamo creando le fondamenta giuste per ripartire dalla categoria dove siamo e vogliamo lasciarcela il prima possibile. Per uscirne dobbiamo fare le cose per bene a partire dalle basi. C’erano tantissime caselle vuote, una che non lo era relativa alla parte contabile/finanziaria e nella figura di Massimiliano Casali abbiamo avuto un appoggio incondizionato, permanente e assoluto. Sarà ufficializzato con un ruolo più importante. Se siamo qua è grazie anche a Gianni Tacchi che non so come, ma dorme meno di me. Sempre attivo, vogliamo che il suo sia un ruolo di grande importanza per lo sviluppo di questo percorso. Crediamo che Gianni potrà fare con noi un percorso importante mettendogli a disposizione persone, strumenti e mezzi.”
Il nuovo team manager
“Una persona conosciuta a Livorno, nel ruolo giusto e al momento giusto. Mi serviva professionalità e sarà dunque Gianni Palumbo”.

In ritiro dal 30 luglio
“Volevo dare certezze e indicazioni: il ritiro partirà il 30 luglio fino al 13 agosto a Pievepelago. Allenamenti intanto allo stadio, grazie al sindaco Luca Salvetti, per utilizzare il manto erboso del Picchi”
Campi per gli allenamenti
"Concluso accordo con il Coni dove da fine agosto-2 settembre potremmo allenarci quando sarà il pronto il sintetico. Questo significa che se il nuovo ds e allenatore vorranno decidere di ripartire da un posto così bello, ma lontano dalla provincia, partiremo da lì. Esiste una seconda possibilità, ma dipenderà solo da loro (parzialmente allo stadio in palestra e un terreno ancora non ufficializzato nelle vicinanze)”.
Direttore sportivo e allenatore
“l ds e allenatore sono le uniche due figure che interessano a tutti voi e sono le più importanti che non abbiamo ancora annunciato. Due premesse: siamo al 13 giugno e il campionato parte il 4 settembre, la Serie C e la B partono prima di noi. In tantissimi casi in questi campionati non sono ancora state fatte. Se io volessi andare su nomi di Serie D la lista è lunghissima, non facciamoci prendere dall’ansia. L’allenatore è fondamentale e va associato a un percorso vincente. Avete inflazionato il mercato, credetemi. Siamo in posizione molto favorevole per fare in tempi brevissimi degli annunci. Nessuna squadra di Serie D ha preso un direttore sportivo o un allenatore dalla Serie C. Noi andiamo a parlare con chi ha fatto categorie superiori e le ha fatto bene, in particolare gli allenatori. Ci sono situazioni di allenatori che hanno contratti lunghi o non scaduti, è normale che abbiamo competizione. Vi chiedo un attimo di pazienza, pochi giorni: preferisco partire con il piede giusto e con professionisti capaci di fare il meglio per il Livorno. Ripeto, vi chiedo pazienza. Stiamo limando i dettagli delle fondamenta. Preferisco perdere qualche giorno perché l’allenatore ce l’avremo per un anno. Non possiamo permetterci di sbagliare, abbiamo un Piano A, un Piano B e un Piano C. Devo far capire a chi verrà che si tratta di un passo indietro e due avanti. Nei prossimi giorni annunceremo una conferenza stampa dove presenteremo le due persone cui affideremo la guida tecnica e la gestione del mercato. Abbiate fiducia, stiamo sciogliendo gli ultimi nodi”.
Giocatori stranieri
"Prenderemo due giocatori non comunitari, sicuramente sfrutteremo i nostri contatti internazionali per assicurarci due profili fisici e validi tecnicamente. Non ce li faremo soffiare dalla concorrenza. Sui giovani under stiamo lavorando per assicurarci i migliori ragazzi del territorio”.
Il caso Igor Protti
"È stata la figura con cui ho parlato di più, due mesi fa parlavo di strutture e rispetto dei ruoli. Vorrei figure presenti ed efficaci, sto cercando di risolvere un puzzle. Non credo ci siano tante persone che vogliono più bene di lui al Livorno. Lui mette prima il bene degli amaranto del suo. Ma ho visto una cosa che non ha funzionato. È stato nominato direttore generale, ma il vero dramma è che lui non lo è mai stato. Almeno per come io concepisco il ruolo: bisogna essere più al corrente del presidente su cosa succede nella società. Lui sicuramente non era coinvolto in nessun aspetto non sportivo e credo che in quello sportivo fosse coinvolto in maniera saltuaria. Gli ho chiesto quale fosse la posizione giusta per lui. Io una mezza idea ce l’avevo, gli avevo offerto due strade, anche offerto per 5/6/7/8 volte e pensavo di essere riuscito a convincerlo. Se lui non ha accettato non è per capriccio, ma perché potrebbe non fare bene per il Livorno. Con lui però le porte saranno aperte, gli ho fatto diverse offerte concrete, sia dal punto di vista economico che come ruoli. Stiamo aspettando delle risposte, dal mio lato la porta è completamente aperta".
La scelta del tecnico
"L’allenatore lo scegliamo insieme al direttore sportivo. È ovvio che dovrà essere condiviso, soprattutto nel rispetto dei ruoli. Mi aspettavo che alcune decisioni potessero essere fatte in maniera più semplice. Mi sono accorto che nessuno ci ha mai definito come una squadra in concorrenza con altre squadre di Serie D, secondo me anche rispetto a un secondo/terzo livello di Serie C. Vogliamo uscire da questa categoria ma ci vuole un progetto ambizioso, serio e soprattutto realizzabile”.
Ambizione e rispetto
"Non voglio che la mia figura diventi inquinante e capisco la vostra frustrazione. Tengo conto dell’aspetto caratteriale, lo scorso anno chi era pagato meno ha fatto bene, chi era pagato di più ha fatto molto male. Ci vogliono ambizione e rispetto per la piazza: se vieni a Livorno nel processo di selezione terremo conto dell’aspetto umano”.
I campi avversari
"Quest’anno giochiamo sui campacci. Bisogna pensare a caratteriale/mentale e fisico. Ho parlato con due allenatori ed entrambi la pensano così, qualcun altro invece ha detto “Non ce la faccio a fare il mio gioco su campi del genere”, c’è stata onestà. Chi giocherà contro di noi farà la partita dell’anno, dobbiamo tenere in conto di queste cose. Prenderemo dei guerrieri, qualcuno che si adatta ai valori di questa città”.
“Innamorato di Livorno”
Alle 18 Esciua si congeda dalla conferenza stampa. E lo fa con una dichiarazione d’amore verso la città. "Livorno è ingiustamente catalogata, perché secondo me invece è una città bellissima. In passato non l’avevo mai visitata, non l’avevo mai percorsa dentro, non l’avevo mai conosciuta. Adesso che l’ho scoperta, da mesi ormai, me ne sono completamente innamorato”.