Livorno, 9 marzo 2019 - Il basket è in lutto per la morte di un suo grande protagonista. Se n'è andato Alberto Bucci, storico coach della Libertas Livorno, quella del 1989, quella che sfiorò uno scudetto che per i tifosi libertassini è comunque cucito sul petto.
Un personaggio unico nel suo genere. Attualmente era presidente della Virtus Bologna. E il basket emiliano, dove ha lasciato un segno indelebile con tre scudetti proprio alla Virtus, è in lutto. E così un altro grande della palla a spicchi lascia questo mondo con il suo carico di ricordi, aneddoti, vittore in palazzetti storici, giocatori che ha allenato e che erano rimasti a lui affezionatissimi.
Bucci era ricoverato all'ospedale di Rimini. Aveva capito che era alla fine del suo cammino e in questi giorni ha continuato a ricevere gli amici di sempre. Bucci allenò a Livorno dal 1985 al 1989, l'anno in cui il movimento cestistico livornese raggiunse il punto più alto con appunto la finale scudetto contro Milano.
Un legame mai scisso quello con Livorno. Nel 2016 entrò nel progetto Labronica Basket e divenne mental coach della società. Un team che certo non navigava nei campionati nobili ma che lui accettò comunque di aiutare con grande entusiasmo. E ancora tutti ricordano i suoi ultimi incontri incentrati sul basket nella palestra di via Pera.
Ad ascoltarlo tecnici ma non solo, anche tutti quegli ex ragazzi, ora diventati uomini, che tifarono per la squadra labronica nei suoi anni, gli anni di Alberto Bucci. Anni in cui la città arrivò a un passo dal sogno, da quel tricolore nella finale del 1989, da quel canestro di Andrea Forti.
Una ferita ancora aperta per quella parte di città che sosteneva i tifosi gialloblù. Il carisma di Alberto Bucci, quel suo camminare avanti e indietro di fronte alla panchina, rimangono iconici di un basket che non c'è più. E in questi anni, molto difficili per il basket livornese che non riesce più ad emergere dalle categorie inferiori, la figura dell'ex coach labronico era quella a cui il movimento cestistico livornese guardava per scorgere la luce in fondo al tunnel.
Una figura, quella di Bucci, certo combattuta ma rispettata anche dall'altra sponda livornese di allora, quella della Pallacanestro Livorno. Il coach era entrato, nel 2015, nella Hall of Fame italiana.
Sono centinaia i messaggi sui social dei tifosi livornesi, oltre al cordoglio dei vertici nazionali del basket, con in testa il presidente della Federazione pallacanestro Giovanni Petrucci e i membri del consiglio federale. Addio Alberto, mancherai al basket.