Livorno, 20 febbraio 2023 - Per Leonardo Fiaschi è stata una bella soddisfazione, per i telespettatori un gran bel divertimento. Eh sì, perché il comico e cabarettista livornese - capace di modificarsi nelle tinte e nelle sfumature con grande rapidità - è stato il quarto giudice nella prima puntata di "Tale e Quale Sanremo 2023" con Carlo Conti, in onda il 18 febbraio su Rai1. Accanto a Cristiano Malgioglio, Loretta Goggi e Leonardo Pieraccioni, nella prima edizione di questo format Leonardo Fiaschi ha vestito i panni del grande Roberto Benigni.
"Essere a Tale e Quale Sanremo 2023 è stato emozionante - ha detto lo showman labronico - Sono orgoglioso. Carlo riesce a creare sempre un clima professionale ma allo stesso tempo divertente. E accanto a me, tre grandi professionisti!".
"Gilles Rocca ha vinto la prima puntata con una grande interpretazione di Danile Silvestri. Ma una cosa è certa: nella seconda puntata che proclamerà il campione ne vedremo delle belle!" .
Negli ultimi anni Leonardo Fiaschi è stato in tour nei teatri e nelle piazze di tutta Italia con i suoi spettacoli ("Leonardo Fiaschi Show", "L’altra faccia dell’opera", "Due botte a settimana" e "Mai Stato Io" con la regia di Paolo Migone) e si sono moltiplicate le apparizioni tv e collaborazioni di successo, tra cui quelle attuali con "Striscia la notizia" e il programma radiofonico "La carica dei 101" in onda su R101. Leonardo ha di recente ottenuto anche il Globo d’Oro (premio rivolto ai migliori cortometraggi al Festival del Cinema di Cannes) con il cortometraggio del regista emergente Francesco Rossi: "La stanza più fredda", dove Leonardo interpreta Carlo, il co-protagonista.
Leonardo Fiaschi è un talento che, come narrano le biografie dei migliori intrattenitori, si intuisce già ai tempi della scuola, grazie alle perfette imitazioni di professori e compagni. La sua innata capacità di cogliere "il dettaglio che serve" per trarne l'efficace tormentone di uno spunto umoristico, ne delinea già la personalità del performer di classe. C'è in lui la continua ricerca di una riconoscibilità sia espressiva, che interpretativa, in una sorta di sfida con sé stesso sul territorio della sperimentazione costante.