di Michela Berti
Livorno, 14 gennaio 2023 - Giorni cruciali per il tesseramento all’interno del Pd. Due candidati sicuri - Federico Mirabelli segretario comunale uscente e Pasquale Lamberti iscritto a Collinaia - e forse un terzo che potrebbe abbassare la percentuale dei voti del favorito (Mirabelli) e andare poi alla conta in assemblea. A muoversi per il terzo candidato è quell’area che non gradisce il ’modello Livorno’ portato avanti da Mirabelli che punta alla ricandidatura di Salvetti nel 2024 e cerca di allargare la coalizione, soprattutto a sinistra.
Ed è proprio per la corsa al tesseramento che sono stati rilevati fenomeni curiosi come una massiccia iscrizione di stranieri - per lo più senegalesi - al circolo di Collinaia, guarda caso proprio quello dove è nato e cresciuto il maggior gruppo di ’dissidenti’ anti-Mirabelli. La candidatura di Pasquale Lamberti - che nelle battaglie politiche mette sempre cuore e anima - è stata forgiata proprio qui, in questa sezione che vanta iscritti ’illustri’ come il consigliere regionale Francesco Gazzetti.
Qui, il 31 dicembre 2022, al costo di 20 euro ciascuno, si sono iscritti una decina di senegalesi (in totale sfiorano una trentina) accolti con grande entusiasmo come volti nuovi della politica locale. Ma Mirabelli e Lamberti non sono gli unici a caccia di consensi a sostegno della propria candidatura, da giovedì sera c’è l’ok anche su quella di Alessandro Franchi che vuol restare alla guida della federazione. Avrebbero garantito il sostegno dalla Biricotti a Simoncini, Gazzetti, Profeta, Canaccini. Ieri mattina Simoncini, sull’articolo uscito su La Nazione e su Il Telegrafo online, ha chiarito via wa: "È destituita di ogni fondamento la notizia che io abbia chiesto un incontro a Sandra (Scarpellini, ndr) per parlare del Congresso Pd. Sono stato cercato io dalla presidente della Provincia ed abbiamo parlato del Patto per la formazione".
La Scarpellini, che non si è nascosta dietro una tastiera, al telefono ha detto: "Ci siamo incontrati per parlare di progetti istituzionali. Ma sul congresso posso dire che due anni fa fu posto ad Alessandro Franchi il problema di una provincia a due velocità. Da una parte Livorno, dall’altra Piombino e in mezzo un territorio schiacciato. Gli avevamo chiesto di provare a dare una visione territoriale e di lavorare sulla creazione di un’unica federazione per dare piu forza al territorio. Il segretario deve avere contatti anche con chi è a sud, ma Franchi non ha fatto forza su determinate istanze. E’ stato un bravo sindaco e anche un bravo presidente della Provincia. Così, già due anni fa, il gruppo provinciale si era sistemato sull’Aventino. Una volta eletto, non c é stato alcun dibattito specifico sul congresso. Ecco che la candidatura di Alessandro Bechini è nata così dal confronto di aree politiche diverse. E’ una figura di grande valore che risponde a quelle esigenze di conciliazioni di diversi territori. Non é espressione delle colonie, sia chiaro, ma di più ampio respiro".