Livorno, 4 maggio 2023 – E’ nell’assemblea nazionale del Pd, nella direzionale nazionale, nella segreteria comunale con delega ai diritti, pari opportunità e comunita straniere, nella segreteria territoriale senza delega. Mia Diop, figlia d’arte, suo padre Mbaye Diop è sempre stato in politica ed esponente di spicco delle comunità straniere. Mia studia Scienze Politiche all’Università di Pisa, da grande vorrebbe fare la giornalista. Ha sostenuto Elly Schlein, convintamente. "Ci ha dato un messaggio di speranza. Uscivamo da un periodo buio, eravamo arrivati a un momento critico. Con il lancio della candidatura di Elly è cambiato qualcosa, si è accesa una speranza".
Perché fai politica?
"Sono cresciuta a pane e politica. In casa mia se ne è sempre parlato tanto. Poi sono stata rappresentante d’istituto al Niccolini Palli e presidente della terza commissione al parlamento regionale degli studenti. Un’esperienza bellissima".
Parliamo di diritti. Stamani (ieri, ndr) eri in porto ad accogliere i migranti...
"Sì, ecco come le politiche nazionali ci toccano da vicino".
Come è cambiato il partito con Elly Schlein?
"Intanto si sono rinnovati gli organismi, cambiamento c’è stato subito. I Giovani Democratici sono protagonisti ovunque e questo è positivo".
Cosa intendi per rinnovamento?
"Non bisogna incagliarci troppo in quello anagrafico, serve un cambiamento dei contenuti. Elly è una ventata di aria fresca, per la prima volta con lei abbiamo parlato di transizione ecologica, di modelli di sviluppo economico circolare e non lineare, di congedo paritario per i diritti delle madri, abbiamo iniziato a parlare di temi che devono essere raccontati in maniera diversa. Di stage non retribuiti, di alternanza scuola lavoro".
Che ne pensi del Governo Meloni?
"Ahhh... Ehhhh... (ride al telefono). Penso al 25 aprile. Quest’anno il 25 Aprile ha avuto un valore particolare e si è visto: in piazza eravamo di più! Ho trovato pericolose le uscite del Governo. Il ministro Lollobrigida sulla sostituzione etnica, uscita delirante. Penso che il mescolamento etnico sia nella natura umana, l’etnia pura è un’illusione. Poi La Russa, con le sue frasi sulla Costituzione!".
Che progetti hai per Livorno?
"Con il mio tavolo di lavoro, abbiamo deciso di intraprendere un percorso nelle carceri. Abbiamo incontrato il garante dei detenuti Solimano. Nei prossimi giorni il segretario Fossi verrà a Livorno proprio per il carcere, toccheremo anche il discorso Gorgona".
Poi?
"Vogliamo una Livorno accessibile. Abbiamo ascoltato Fabrizio Torsi e partiremo da Effetto Venezia, questa manifestazione deve essere accessibile a tutti. L’impegno sarà massimo anche sui problemi del trasporto pubblico, impensabile che ci siano ancora ostacoli per chi si muove in carrozzina...". Michela Berti