REDAZIONE POLITICA

Livorno, la corsa a sindaco, Buongiorno Livorno presenta Marco Bruciati

Già consigliere provinciale e comunale, è un insegnante

Marco Bruciati (Foto Novi)

Livorno, 1 marzo 2019 - Prima ha incuriosito il web, con un video dove il candidato sindaco si aggirava per la città indossando la maschera della serie tv ‘La casa di carta’. Poi ieri pomeriggio al chioschino di Villa Fabbricotti Buongiorno Livorno ha svelato il nome del suo candidato alle elezioni di maggio.

E’ Marco Bruciati, insegnante che in questi cinque anni ha contribuito all’attività del movimento e ha acquisito un importante bagaglio come consigliere comunale e provinciale. «Dopo un lungo periodo di dibattiti, incontri pubblici e assemblee abbiamo deciso di mettere a disposizione della città la possibilità di votare una persona con una grande esperienza – ha detto Silvia Giuntinelli – Un volto conosciuto e un pilastro di Buongiorno Livorno che è cresciuto e si è formato nei nostri gruppi di studio, soprattutto municipalisti».

«Spesso si pensa che la politica sia fatta di cose che non possono essere risolte e di sovrastrutture – ha detto Bruciati – ma tutto si può cambiare, con la capacità e la forza di farlo. Il nostro è un percorso che arriva a fine febbraio dopo una fase di confronto con altri soggetti politici, un punto di arrivo che non vuole essere esclusivo del soggetto politico che lo emana. Nel momento in cui Bl mi ha identificato nella persona da mettere a disposizione della città, lo ha fatto perché ha individuato nel sottoscritto delle caratteristiche necessarie a rappresentare anche chi in Bl non ci sta per vari motivi. Sono fiero e orgoglioso del mio percorso professionale, nella scuola pubblica e come operatore culturale. Sono orgoglioso di questa palestra lunga cinque anni in consiglio comunale e provinciale». Una candidatura che arriva dopo l’archiviazione della parentesi con Per Livorno Insieme definita «una fusione a freddo che non ha funzionato».

Un allontanamento «legato a una diversa impostazione di coalizione: da un lato un assetto con più liste, dall’altro un listone unico che annacquava i simboli – ha spiegato – Il mio profilo non era ritenuto idoneo e si è scelto di andare in maniera autonoma: auguriamo in bocca al lupo. Noi non vogliamo comunque correre da soli, sono convinto che ci sia la possibilità di aggregare persone al di fuori degli schemi esistenti. Stiamo provando a costruire un’alleanza con la coscienza della gente, lontano dai giochi di potere che l’hanno allontanata dalla politica. Continuiamo a pensare che l’alternativa ai blocchi storici del centrosinistra, centrodestra e ora dei 5Stelle sia ancor più funzionale e importante. Ora inizierà una fase di interlocuzione con altri soggetti a comiciare da chi ha già espresso parere favorevole alla possibilitù di dialogare, con Pap infatti ci sarà subito un passaggio nella loro assemblea. E non ho nessuna preclusione al confronto con altri soggetti civici e di sinistra che sono intorno: la situazione è ancora molto fluida. Il Pd? Ha una serie di responsabilità di fatti che ancora viviamo sul territorio, questo non ci rende verso di loro pregiudiziali ma in 4 mesi non c’era tempo per un’operazione reale di confluenza. Noi vero argine della deriva a destra che resta uno dei pericoli principali per Livorno. La città deve cambiare vocazione, puntando per esempio sulla costruzione di un ‘distretto culturale della creatività’ per creare occupazione».

Irene Carlotta Cicora