Livorno, 10 febbraio 2024 – Assemblea (di Villaggio) bagnata, assemblea fortunata. Il conclave del Primo Polo riunito al Civili ha emesso il suo verdetto, per bocca dei delegati al caucus a stelle e strisce, ben al riparo dalla pioggia battente, sotto la tettoia a vetrate della sala del bar dei ‘Ponci’ per antonomasia, l’incarnazione massima delle iniziative popolari: Valentina Barale, capogruppo di Buongiorno Livorno, è ufficialmente la candidata sindaca alle amministrative di giugno, espressione del blocco movimentista di sinistra composto da 5Stelle, Buongiorno Livorno, Potere al Popolo, Rifondazione, Possibile e Orizzonti Comuni (dell’ex leghista Borrelli).
Nessun colpo di scena quindi, pronostici della vigilia rispettati. Barale quindi lancia la sfida al sindaco uscente Salvetti (sostenuto da Pd e soci) e a quello aspirante delle destre Guarducci. «Però discutono per davvero eh?!», l’ironia di chi attendeva il responso nell’anticamera della sala, udendo slanci d’applausi qua e là dei delegati chiusi a chiave. Filato tutto liscio quindi? Macchè.
Non sono mancati i misunderstanding tra gli addetti ai lavori e elettori curiosi. Difatti una manciata di cives interessati a seguire l’avanzamento dei lavori ha trovato sbarrata la via da un foglietto appeso alla ferrata che porta alla sala riservata tipicamente alle briscole e ai tornei di burraco. «Perchè non si può entrare ad ascoltare? Ma come, avevamo letto di un’assemblea aperta a tutti», il dritto . «Ma no…Aperta solo a forze politiche esterne ma interessate al progetto progressista del Primo Polo», il rovescio. Peccato che nessuna di queste ha raccolto l’appello lanciato. Liscissima, invece, la questione dei nomi usciti dalle urne delle rispettive parti in causa.
Perché «nonostante le differenze, non c’è stata alcuna votazione competitiva».Pericolo di una spaccatura tramite il voto a maggioranza, scongiurato. E infatti, alle 18.30 in punto, il presidente dell’Assemblea designato, Paolo Rossi per Possibile, annuncia ai cronisti e alla sala (a quel punto aperta e gremita), il verdetto finale: «Nel corso di un ampio dibattito - afferma, verbale in mano -, in cui i soggetti presenti hanno esposto le proprie motivazioni e le proprie proposte, è emersa una chiara convergenza sul nome di Valentina Barale come candidata sindaca del Primo Polo per la città di Livorno». Mozione, quindi, approvata all’unanimità, in assenza di voti contrari o astenuti.
A quattro mesi esatti dall’election day, la corsa a Palazzo Civico può partire, dato che la candidata ufficiale si presenterà questa mattina alla città alle 11 al bar del Museo della Città. C’è chi si aspetta un ticket Barale-Sorgente, ma l’ex vicesindaca pentastellata ha prima da sciogliere il nodo del terzo mandato da spendere, l’ultimo possibile per statuto grillino.
Se ancora come consigliera comunale nel 2024, o regionale, nel 2025: «Ancora devo decidere, nonostante la priorità rimane l’impegno e il lavoro per Livorno».
di Francesco Ingardia