Livorno, 10 ottobre 2024 – Si è dimesso l'assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi, al centro di polemiche per alcuni suoi post su X, in particolare uno in cui commentava un'opera alla Biennale di Venezia finendo per suscitare le critiche di Arcigay Livorno, ed un altro rivolto contro il Fatto Quotidiano. "Le dimissioni dell'assessore Simone Lenzi sono apparse l'unica strada percorribile", ha spiegato oggi il sindaco di Livorno, Luca Salvetti che terrà le deleghe dell'ex assessore.
Nella conferenza stampa tenuta oggi dal sindaco Luca Salvetti e dalla giunta, il primo cittadino ha commentato: “Le parole espresse nei post pubblicati sono estremamente gravi. Le dimissioni sono state l’unica strada percorribile, la politica ha regole precise e a ogni azione corrisponde una reazione”. Il sindaco ha sottolineato di essere rimasto “sbalordito dalle sue esternazioni”.
"È il primo vero momento di disarmonia da quando sono sindaco - ha aggiunto Salvetti - e i post pubblicati da Lenzi sono stati un fulmine a ciel sereno che ci ha disorientato: non si possono metter in discussione i valori che questa giunta ha portato avanti da sempre. Sono sbalordito per le sue esternazioni sull'identità di genere, per di più perché l'ho sempre sentito partecipe su questi temi, mai un distinguo ma le parole sono gravi e difficilmente accettabili". Salvetti ha sottolineato che "noi siamo qui a esercitare un ruolo di rappresentanza di tutti i cittadini ed è giusto che io ascolti tutte le questioni che emergono: stiamo parlando di valori, non di una delibera sbagliata, che hanno contraddistinto questa amministrazione: valori e diritti in cui noi fino a qui abbiamo esercitato ruoli da protagonisti".
"Lenzi ha chiesto scusa ammettendo il suo errore assumendone le responsabilità - ha detto ancora il primo cittadino -. Questo non poteva bastare per il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi nei confronti di un mondo a cui siamo molto sensibili. Ho parlato con la presidente dell'Arcigay che ha chiesto un incontro sentirò quali sono le sue idee e rivendicherò che qualsiasi cosa accada non si può cancellare ciò che è stato fatto. Non c'è stata una cosa che su questo fronte ci ha visto tentennare: in questa regione ci sono sindaci che nella propria città non partecipano al Pride, al contrario di ciò che abbiamo fatto noi fino ad oggi".
Critiche nei confronti di Lenzi sono giunte oggi dai parlamentari toscani M5s Andrea Quartini e Riccardo Ricciardi. "Siamo sbigottiti e profondamente indignati per le parole dell'assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi - sottolineano in una nota -. Già recentemente assurto all'onore delle cronache per aver attaccato un quotidiano nazionale e la sua libertà d'espressione, non contento Lenzi si è anche macchiato di alcuni tweet di carattere omofobico e transfobico. Si tratta di una deriva culturale semplicemente inaccettabile e crediamo che una persona del genere non possa più ricoprire il ruolo di assessore alla cultura".
Per la consigliera regionale M5s Sivia Noferi "apprendiamo dalla stampa, che l'assessore alla cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, è stato querelato per diffamazione da Il Fatto Quotidiano, per alcune gravissime affermazioni affidate a mezzo social. Purtroppo l'assessore in questione non è nuovo ad affermazioni che attaccano la libertà di stampa ed offendono pesantemente gli omosessuali. Ritengo davvero poco consono un comportamento del genere, soprattutto per un assessore alla cultura in un Comune dove amministra la sinistra. Sono sicura che il sindaco Salvetti, saprà sostituire l'attuale assessore, con una persona più adatta a ricoprire un ruolo così importante e delicato".