Livorno, 23 dicembre 2024 – “Il museo deve tornare a svolgere la sua funzione di faro. Perché è proprio dal museo che si entra ed esce dalla città”. Paolo Cova, direttore scientifico del Museo della città, ieri mattina insieme al governatore Eugenio Giani e al sindaco Luca Salvetti ha salutato la riapertura della rinnovata Sezione di arte antica, medievale e moderna nel complesso di Bottini dell’Olio in piazza del Luogo Pio. Taglio del nastro e, per l’intero pomeriggio di ieri, accesso libero ai cittadini.
“Quando nel 2019 iniziammo il nostro percorso – ha detto il sindaco – sapevamo che questo museo andava riorganizzato, che andavano trovate cose nuove da inserire e c’era da fare una rilettura della storia cittadina dando forza e importanza ad alcune fasi storiche. Qui entravano appena 6500 visitatori l’anno: erano pochi. La svolta l’abbiamo data inaugurando la serie di grandi mostre, a cominciare da quella di Modigliani passando per Bansky e Leonardo ma non solo. Tutto ciò ci ha consentito di arrivare a una media di 40mila visitatori l’anno. Abbiamo lasciato la parte più flessibile del museo, quella utilizzabile in modo temporaneo, a disposizione. L’idea è affiancare al polo culturale tutto ciò che sono le mostre temporanee per proporre sempre qualcosa di nuovo”.
“Tutto ciò che è stato realizzato – ha aggiunto Cova – è stato possibile grazie ai professionisti del museo, al personale del Comune, ma il grazie è esteso anche all’assessore Simone Lenzi con cui avevamo cominciato il percorso. E penso a tante persone chiave lungo questo percorso, come la professoressa Frattarelli Fischer, Guido Servi, la collaborazione con Istoreco e il team degli archeologi tutti ma anche l’apporto dell’associazionismo come gli Amici dei musei. Il museo – ha aggiunto – è prima di tutto un luogo che custodisce la testimonianza di una comunità, quella livornese che ha opere d’arte strepitose e una storia unica da preservare. Il museo riparte oggi ed è l’inizio di un percorso: dobbiamo costruire la conservazione delle opere ma anche fare un racconto: il nostro”. “In questi cinque anni – ha concluso il presidente Giani – oltre al profilo della Livorno della città del porto, città laboriosa e in grado di esprimere commercio e industria si è aggiunto il profilo di città della cultura. Un salto di qualità che abbiamo vissuto progressivamente grazie a questa giunta. E accanto al museo ci sono il recupero della Fortezza Nuova del Buontalenti, gli investimenti messi da Comune e Regione pela Fortezza Vecchia, e poi i tanti eventi che animano la città tutto l’anno. Fedele alla sua dimensione da sempre apertura al mondo, in oltre 500 anni di vita”. Entrando al museo si trova una piccola mostra temporanea curata da Itinera con la collaborazione della profesoressa Antonella Capitanio, dedicata all’evoluzione urbanistica di Livorno. Info: www.museodellacittalivorno.it