Portoferraio (Livorno), 7 luglio 2023 – Una grande istallazione ha avvolto con le sue corde il Museo Bolano di San Martino a Portoferraio: vuole essere un abbraccio a Italo Bolano e alla sua arte straordinaria. È l’ultima creazione site-specific di Mimmo Roselli, artista di fama internazionale, collega e amico di vecchia data di Italo.
“Italo era un combattente, come me. Era un grande amico e come tutti gli artisti veri con lui non c’era mai nulla di stabile. Si passava dalle grandi allegrie ai momenti di sconforto. Italo non si sentiva sostenuto dalle istituzioni elbane nel suo progetto di un grande centro di diffusione dell’arte” ci dice Roselli. Poche parole con lui e ne avvertiamo subito la tempra.
È un agglomerato di muscoli in tensione il suo abbraccio di corde, opera cardine della mostra dal titolo “Volume Piano”, curata da Erica Romano, che si apre l’8 luglio alle 18 e sarà visitabile fino al 3 settembre (Museo Open Air Italo Bolano, Loc San Martino).
La personale del Roselli annovera anche una serie di acquarelli che aprono lo sguardo a un Roselli più onirico, che ha mollato gli ormeggi. L’evento, il primo curato dalla Romano, inaugura la stagione delle esposizioni di ampio respiro e apre un nuovo capitolo nella storia del museo elbano. A tirare le fila di tutto ciò una donna dalle gigantesche capacità, Alessandra Ribaldone, moglie dell’artista scomparso. Alessandra, anima e artefice del museo che accoglie le opere di Italo, si batte da anni con passione per realizzare quello che era il sogno del marito: realizzare un grande centro d’arte all’isola d’Elba. E oggi quella che è sempre sembrata una chimera, inizia ad acquistare concretezza.
C’è un progetto dell’architetto fiorentino Giampiero Gabelli che è già stato approvato dal Comune di Portoferraio. Adesso, piccolo dettaglio, mancano i soldi. Spazio dunque si mecenati che hanno voglia di scommettere. Quando arriveranno i fondi necessari, l’affascinante spazio fatto di baracche dall’ indiscutibile fascino bohemien, sarà sostituito da una struttura secondo le forme della iconica “donna isola”, uno dei motivi di eccellenza dell’artista. Sarà un progetto a doppia pianta con le forme di una donna sdraiata e una inginocchiata. Al loro interno ospiterà uno spazio espositivo, la biblioteca con gli oltre duemila libri lasciati da Italo, la videoteca, l’archivio, il teatro al chiuso e “il mio sogno, dice Alessandra “uno spazio sul tetto, per far musica sotto le stelle.” Valerie Pizzera