Livorno, 2 maggio 2024 – Livorno, città del sacro. Un sacro musicale che profuma di quel Barocco che affonda le radici in quel 1600 fondamentale per la storia della nostra città. Fu proprio nel 1606, il 19 marzo, che Livorno fu elevata al rango di Città. Fu proprio nel Seicento che Livorno diventò la perla del Mediterraneo.
Ed è proprio a questo periodo che il genio del maestro Federico Maria Sardelli ha voluto dedicare il primo Festival della Musica Barocca fortemente voluto dall’assessore Simone Lenzi. Il ricco programma è stato presentato dal dirigente del Comune Giovanni Cerini, e dagli ideatori il maestro Sardelli, il maestro Roberto Sbolci e da Stefano Caprina. Cinque concerti nei luoghi simbolo della città: Santuario di Montenero, la Cattedrale, la Chiesa di San Ferdinando, il Teatro Goldoni.
“Livorno è la mia città – ha detto il maestro Sardelli – qui c’è il mio cuore. Dopo il grande successo del concerto barocco a Montenero, abbiamo pensato di proporre un Festival di Musica Sacra Barocca all’amministrazione”. “Sarà una musica raffinata - ha sottolineato Sbolci - che non viene eseguita di frequente e difficile da sentire”. Un’occasione imperdibile per ascoltare opere di Vivaldi, Lulli, Hendel. Perchè il genio del maestro Sardelli è anche questo, riesce a coniugare il sacro con il profano: “Così si cerca l’armonia”. Del resto, ha ricordato l’assessore Lenzi, è proprio nel periodo Barocco che Livorno ritrova la musica più propria. “E non è un caso – dice – percé il Barocco si imponeva come arte di frontiera, là dove la Chiesta doveva dimostrare la sua potenza. E Livorno è l’unica frontiera della Toscana”.
Michela Berti