Livorno - Domenica 1 gennaio, ore 18, al Teatro Goldoni si rinnova il gradito appuntamento con l’atteso Concerto di Capodanno.
L’evento giunto alla 17ª edizione è realizzato grazie al rapporto di collaborazione che lega Fondazione Livorno, Conservatorio Pietro Mascagni e Fondazione Teatro Goldoni: Fondazione Livorno, con il suo impegno continuo e intenso a sostegno della cultura del territorio, Teatro Goldoni sempre più orientato alla diffusione e valorizzazione della musica e delle arti del palcoscenico, e il Conservatorio Pietro Mascagni con la sua attività didattica e concertistica di altissimo livello, i suoi alunni e i suoi insegnanti.
Il Concerto dell’Orchestra del Mascagni, diretta da Lorenzo Sbaffi, si arricchisce quest’anno di un sapore e di un valore nuovi, dato che è il primo Capodanno che vede l’Istituto Musicale di Livorno divenuto, infine, Conservatorio Pietro Mascagni: l’alta qualità dei docenti e della didattica, soprattutto, insieme con il costante successo formativo che il Mascagni registra nei decenni, hanno reso possibile che la scuola, nata nel 1953 per iniziativa di alcuni musicisti con il supporto di alcuni privati cittadini, possa celebrare in questo 2023 il suo 70° compleanno da Conservatorio di Stato.
Questo Concerto vede i giovani strumentisti impegnati in quattro formazioni - l’Orchestra e tre diversi l’Ensemble di fiati e di fiati con altri strumenti - in un programma che si apre con la celeberrima Ouverture da La gazza ladra di Gioacchino Rossini, per offrire poi pagine più e meno note di autori che hanno illuminato la prima metà del secolo scorso. L’Ouverture da La gazza ladra gode di un successo assai più duraturo di quanto non abbia serbato l’intera opera, che Rossini scrive una decina d’anni prima di interrompere definitivamente l’attività del comporre.
Seguirà la Sinfonia n. 3 per orchestra di fiati di Vittorio Giannini, uno tra i più illustri compositori statunitensi della prima metà del ‘900; di origini italiane, oggi è forse meglio conosciuto per la sua attività didattica, operando nelle più importanti istituzioni musicali americane. La sua musica di forma classica si distingue per lirismo e per immediatezza d’espressione. Sarà la volta della suggestiva Suite n. 1 Piccola musica da tre soldi di Kurt Weill tratta da L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, pagina che raccoglie le musiche che ebbero ruolo fondamentale nel successo straordinario riscosso dal titolo. La Suite è scritta per ensemble di fiati, cui si aggiungono banjo, chitarra, pianoforte, fisarmonica e percussioni. Chiude il programma il poema sinfonico Finlandia, composto nel 1899 da Jean Sibelius per celebrare l’indipendenza del Granducato di Finlandia dalla Russia e che divenne, allora, simbolo dell’irredentismo nazionale; la conclusione del brano è affidata a una melodia lenta, che in seguito diverrà molto famosa con il titolo di Finlandia-hymni.
Ultimissimi biglietti al costo di 10 € in vendita al botteghino del Teatro Goldoni, venerdì 30, ore 16.30/19.30 e domenica 1 gennaio dalle ore 17. Tutte le info sul concerto su www.goldoniteatro.it