
I residenti della zona di via Cambini e via Roma chiedono maggiori garanzie al Comune per il protocollo sulla movida
Livorno, 23 aprile 2025 – Era prevedibile la reazione decisa dei residenti di via Cambini e via Roma, la zona dove la movida negli ultimi anni ha assunto dimensioni tali da renderla di difficile gestione (la convivenza con i locali e i loro avventori è diventata problematica per gli abitanti) risoluti nel loro proposito di non firmare il protocollo di intesa sulla movida con Comune e esercenti.
Questo dopo il week end di Pasqua, durante il quale le raccomandazioni del Comune a rendere la movida meno impattante, sono state ignorate. E le sanzioni elevate dalla Polizia Municipale ad alcuni esercenti per il mancato rispetto delle regole sono apparse ai residenti un “pannicello caldo” dall’effetto “insignificante”.
Così ieri i residenti si sono confrontati con Giampaolo Dotto, Security City Manager del Comune (Sindaco Salvetti e assessore al commercio Garufo lo hanno fatto a distanza per telefono), su invito espresso dell’amministrazione comunale, per tentare la quadratura del cerchio.
Al termine della riunione i residenti hanno deciso di orientare la firma del protocollo sui desiderata dei cittadini, ovvero ponendo come condizione, per questo scorcio di stagione, la chiusura dei locali alle una e mezza di notte, con l’interruzione della musica alle 22 per tutte le attività e interruzione della somministrazione dI bevande alcoliche alle una di notte.
I residenti hanno messo in chiaro che la loro firma sarà legata anche alla garanzia che dalla prossima stagione, ovvero a partire dal settembre prossimo, la chiusura dei locali sarà anticipata alle 24.30, con interruzione della musica alle 22 e interruzione della somministrazione degli alcolici alle 24.
Se il Comune farà proprie queste indicazioni dei cittadini, le dovrà proporre direttamente nel protocollo e sarà la condicio sine qua non per firmare il protocollo.
Una volta siglato il procollo, peseranno di più non solo le regole indicate, ma anche le sanzioni agli esercenti indisciplinati, il cumulo delle quali darebbe il via libera a provvedimenti piùcorcitivi come le chiusure delle attività e sanzioni pecuniarie più penalizzanti. Insomma. i residenti hanno dettato le condizioni senza le quali il varo del protocollo sulla movida rimarrà lettera morta.
La speranza a questo punto è che sia raggiunto l’accordo per chiudere la partita.