LUCA FILIPPI
Cronaca

Verso il nuovo polo siderurgico. Aree demaniali rebus da sciogliere

Tra Metinvest-Danieli e Jsw: si parla di centinaia di ettari. Il 3 settembre vertice decisivo al ministero

Polo siderurgico: domani si parlerà della suddivisione delle aree demaniali

Polo siderurgico: domani si parlerà della suddivisione delle aree demaniali

PIOMBINO (Livorno)

La divisione delle aree demaniali, si parla di centinaia di ettari, tra Metinvest-Danieli e Jsw è fondamentale per far partire i progetti del polo siderurgico. Da una parte la nuova acciaieria da due miliardi di euro del gruppo ucraino-italiano e dall’altra la riqualificazione degli impianti esistenti del gruppo indiano Jindal.

Il 3 settembre c’è una nuova convocazione al ministero delle Imprese, ma domani ci sarà un incontro preliminare a Piombino chiesto dalle segreterie dei sindacati Fim, Fiom e Uilm con il presidente della Port Authority Luciano Guerrieri e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari. I sindacati chiedono da tempo che si sgomberi il campo da tutte le questioni particolari per andare dritti al centro del progetto e cioè la ripresa produttiva del polo industriale che ora marcia a ritmo ridotto, con la maggioranda del 1500 lavoratori in cassa integrazione. Metinvest si è dichiarata pronta a iniziare i lavori per la costruzione della nuova acciaieria green con forno elettrico a fine 2024, ma serve l’accordo sulle aree perché solo così si potrà avere la certezza deii terreni disponibili su cui realizzare i capannoni e gli impianti.

Metinvest Adria (questo il nome della società joint venture tra Metinvest e Danieli), ha il piano industriale pronto, progetto nero su bianco, con finanziamenti e tempistiche, ma manca la firma dell’accordo sulla redistribuzione delle aree. L’accordo sembra infatti aver fatto passi indietro rispetto alla bozza di luglio, a causa, sostengono Fiom e Uilm, delle continue richieste e modifiche di Jsw. Davanti ad un investimento di oltre 2 miliardi di euro, per la realizzazione di una acciaieria green, tergiversare ulteriormente rischia di far perdere una grossa occasione non solo a Piombino, ma all’Italia. Per questo in molti si chiedono se sia opportuno che il Governo intervenga per far chiarezza sulla situazione e non rinvii ancora ad una nuova riunione.

Intanto i sindacati e le istituzioni locali cercheranno di fare il punto sulla situazione e capire come affrontare l’incontro del tre settembre al ministero. E’ chiaro che la questione è delicata, perché come è stato fatto notare dagli operatori, un muro contro muro con rischi di ricorsi legali, non farebbe bene a nessuno, allungando inevitabilmente i tempi del progetto. Occorre quindi lavorare per smussare gli spigoli e trovare la soluzione che possa andare bene a Jsw e Metinvest. Ma i sindacati sottolineano che comunque alla fine andrà presa una decisione per non compromettere tutto il progetto. E l’incontro di domani con Port Authority e Comune è un passo importante.