di Michela Berti
Spuntano come funghi negli ultimi giorni i simboli della svastica in varie parti della città. L’ultimo avvistamento, segnalato subito alle forze dell’ordine, è di ieri mattina. Una svastica è stata disegnata con bomboletta spray nera sul muro di entrata del parco centro città e del parcheggio dell’Odeon. Una zona frequentatissima da famiglie che portano i bambini a giocare o i cani a fare un po’ di sgambatura. Il parco è sempre aperto, durante tutto l’anno. Così ieri mattina un cittadino ha scoperto questo disegno, anche abbastanza grande, che imbratta lo sfondo azzurro del parcheggio ex Odeon. A un metro di distanza, sulla stessa parete come si può vedere nella foto, è stata disegnata anche la ’A nel cerchio’ simbolo di anarchia, emblema per eccellenza di caos e ribellione. La A-cerchiata – si legge sulla rivista anarchica – è un segno talmente conosciuto e riconosciuto che ha finito con l’essere considerato un simbolo tradizionale dell’iconografia libertaria. Prima sui volantini e manifesti poi, con l’invenzione delle bombolette spray, sulle strade di tutto il mondo.
La svastica, invece, nato come simbolo religioso, è diventato poi l’emblema del nazismo e della razza ariana. Chi disegna la svastica su beni altrui rischia grosso. Ed è per questo che, dalla scoperta delle svastiche disegnate su un totem e un pannello pubblicitario in Borgo, i Carabinieri del Comando provinciale stanno cercando l’autore o gli autori di questi gravissimi gesti. Ricordiamo infatti che due giorni fa proprio nel cuore del quartiere Borgo è stato segnalato il danneggiamento con svastiche delle fotografie che raffigurano i commercianti della zona. Un puzzle di immagini creato da Antonio Morozzi, residente in Borgo, durante i mesi della pandemia, quando il lockdown aveva confinato le persone in casa e vedere i volti dei negozianti era un piccolo gesto di gentilezza. Su ciascuna di quelle foto è stata disegnata la svastica con pennarello nero, così come sul poster realizzato da Stefano Pilato in occasione di StraBorgo, la manifestazione estiva che ha portato un po’ di vivacità in questo quartiere storico a due passi dal mare.
In questo primo episodio la presenza di una telecamere, sull’incrocio tra via delle Navi e Borgo potrebbe avere immortalato coloro che hanno deturpato i pannelli. Le indagini dei Carabinieri vanno avanti. Resta comunque la grande amarezza in una città che si scopre, ogni giorno, sempre meno tollerante. La gravità di questi gesti ferisce la comunità ed è un oltraggio alla memoria di tutte quelle persone che sono morte o sono state perseguitate proprio in nome di un simbolo.