Libera Camici
LIVORNO Mistero dei bocconi avvelenati ai cani. Ancora un caso sospetto a Coteto. La polizia municipale ha visto la segnalazione su Facebook ed è intervenuta mercoledì immediatamente: prima ha contattato il padrone di Tea una cagnolina di colore nero, morta dopo un attacco di diarrea e una emorragia. Il padrone disperato l’ha portata dal veterinario dove è morta. Lui con il cuore spezzato ha scritto su Facebook per far sepere che qualcuno aveva lasciato in via Marche a Coteto "un boccone avvelenato che ha ucciso la mia Tea". Agli agenti della municipale che si occupano della tutela degli animali non è sfuggito questo post che continua carico di rabbia. Gli agenti così l’hanno contatto per raccogliere la sua testimonia e hanno passato al setaccio via Marche e le zone limitrofe, senza però trovare nulla di sospetto. «Gli agenti della municipale - ci riferisce la vice sindaco Libera Camici - dopo avere letto su Facebook lo sfogo del padrone di Tea, lo hanno contattato e dopo di lui hanno parlato anche con il veterinario che però non ha eseguito sulla cagnolina l’esame tossicologico per capire se la sua morte sia stata causata da un boccone avvelenato. È la procedura da seguire in questo caso. Inoltre se un veterinario si trova davanti a un caso di avvelenamento intenzionale di un animale domestico è tenuto a informare la Usl che ad oggi non ha ricevuto comunicazioni di questo tipo da alcun veterinario". Sempre la Camici aggiunge: "Mercoledì gli agenti della muncipale insieme ai volontari della associazione Anpana si sono recati a Coteto dove non hanno trovato traccia di bocconi avvelenati". La vicesindaca conclude ricordando che "sono stati eseguiti esami di laboratorio sugli gnocchetti trovati a metà marzo in via Terreni che avevano allarmato i padroni dei cani della zona e non sono risultati avvelenati. Stesse analisi di laboratorio sono state eseguite sui granuli colorati trovati in piazza Maria Lavagna pochi giorni dopo. Anche per questi non è stata rilevata nessuna tossicità e pericolo". Eppure dalle testimonianze dei cittadini almeno tre cani che i padroni portavano in piazza Maria Lavagna e nell’area per la sgambatura lungo le Mura Lorenesi a San Marco sarebbero morti. Monica Dolciotti