REDAZIONE CRONACA

Tutte le emozioni del Generale. De Gregori e il suo viaggio musicale

Il cantautore stasera sarà al Castiglioncello Festival con un repertorio di 21 brani. Aprirà Angela Baraldi .

Il cantautore stasera sarà al Castiglioncello Festival con un repertorio di 21 brani. Aprirà Angela Baraldi .

Il cantautore stasera sarà al Castiglioncello Festival con un repertorio di 21 brani. Aprirà Angela Baraldi .

CASTIGLIONCELLO (Livorno)

Una carriera lunga cinquant’anni dove il contatto col pubblico resta il suo punto fermo. “De Gregori dal vivo“ è il tour 2024 che vede stasera (nella foto) (ore 21) Francesco De Gregori in concerto al Castello Pasquini per il “Castiglioncello Festival“.

Aprirà il concerto Angela Baraldi, già ospite di alcuni tour del cantautore, la prima volta nel 1993 e sarà accompagnato dalla sua band composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni), corista Francesca La Colla.

De Gregori, nato a Roma nel 1951, dove ha frequentato il il liceo classico Virgilio e vissuto in prima persona gli eventi e i fermenti politici del movimento studentesco del ‘68, iniziò ad esibirsi, appena sedicenne, al Folkstudio, presentato dal fratello maggiore Luigi, anche lui musicista. Quel Folkstudio era frequentato da altri giovani cantautori come Antonello Venditti, Mimmo Locasciulli, Paolo Pietrangeli. Il 1972 è l’ anno del suo esordio discografico con “Theorius Campus” che De Gregori condivise con l’amico Venditti, anche lui al debutto. Non fu un successo ma, l’anno dopo, prevalsero la sua passione e caparbietà e, grazie alla coraggiosa produzione di Edoardo De Angelis, Francesco De Gregori realizzò, il 33 giri “Alice non lo sa” e fu il disco della svolta.

Il 1975 è l’anno di “Rimmel”, poi “Buonanotte fiorellino”, “Pezzi di vetro” e nel 1978 l’album che contiene “Generale”. Nel 1979 De Gregori, Insieme a Lucio Dalla e ad un giovanissimo Ron, porta negli stadi italiani un tour di grandissimo successo: “Banana Republic”, che riapre l’epoca dei grandi concerti di massa.

A breve distanza di tempo viene registrato in studio l’album “Viva l’Italia“ e il 1982 è l’anno di “Titanic”. Nel 1983 pubblica la sua canzone forse più famosa, “La donna cannone”, ispirata da un articolo di cronaca che racconta la crisi di un circo ormai orfano del suo numero di maggior successo fuggito per inseguire un suo grande amore.

Frutto della produzione di Ivano Fossati è “Scacchi e Tarocchi” del 1985. Nel 1992 De Gregori si ripresenta ancora più maturo musicalmente con l’album “Canzoni d’amore”, dove ci sono “Adelante! Adelante!” e “Viaggi & miraggi”. Poi viene il tempo di due dischi dal vivo, “Il bandito e il campione” e “Bootleg”. La sua produzione continua scandita da tanti live. Nel 2015 esce “De Gregoria canta Bob Dylan“ in cui traduce e interpreta, con amore e rispetto, 11 canzoni di Bob Dylan. De Gregori domani sarà alla Versiliana a Marina di Pietrasanta e venerdì 29 agosto a Perugia e il 4 settembre a Prato.

M. Serena Quercioli