Truffa con le auto usate a Livorno: due imprenditori denunciati e multati per 55mila euro

La loro ditta aveva 77 veicoli intestati, ma in realtà erano spesso in uso a malviventi che così evitavano controlli di polizia e non pagavano multe, bolli e quant’altro

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Carabinieri di Livorno

Livorno, 7 ottobre 2024 – Truffa nella compravendita di auto usate scoperta dai carabinieri a Livorno: due imprenditori livornesi denunciati e 77 auto sequestrate.

L’indagine è stata portata avanti dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno; le ipotesi di reato sono truffa ai danni dello Stato e false attestazioni a pubblico ufficiale.

A far scattare i sospetti è stata l’attenta analisi dei controlli del territorio che ha permesso di appurare che numerosi soggetti noti alle forze dell’ordine perché gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, erano stati fermati a bordo di auto intestate alla attività di compravendita finita nel mirino delle indagini.

Partendo da questo dato di fatto, gli investigatori hanno effettuato accertamenti, soprattutto incrociando le varie banche dati con gli elementi risultanti alla Motorizzazione, e alla fine è emerso che 77 veicoli risultavano in realtà in uso a terzi, spesso con reati sulle spalle.

I carabinieri hanno cosi delineato uno schema in cui i proprietari della ditta, per evadere le tasse, rivendevano, senza effettuare i passaggi di proprietà e senza formalizzare i relativi adempimenti, i veicoli a soggetti privati i quali, grazie al fatto che l’auto non risultava intestata a loro, potevano liberamente utilizzarle per eludere i controlli di polizia e evitare il pagamento di sanzioni per violazioni al codice della strada.

La truffa per l’erario ammonterebbe a circa 40mila euro in quanto è stato accertato che dal 2016 al 2024 per le 77 autovetture non sono stati versati i bolli auto annuali, le imposte di trascrizione al Pra né le altre tasse previste in caso di passaggio di proprietà. L’attività d’indagine ha altresì consentito di segnalare la predetta ditta agli uffici della Motorizzazione competente al fine di radiare le 77 autovetture e confiscarle.

Inoltre i due proprietari, con provvedimento ad hoc denominato “blocco anagrafico”, non potranno più svolgere attività d’impresa in questo settore in quanto non potranno più stipulare contratti di compravendita di auto. Oltre al reato di truffa ai danni dello stato, i due imprenditori sono stati denunciati per il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale in quanto la predetta attività fittizia di compravendita di auto non permetteva alle agenzie di pratiche auto di svolgere gli accertamenti previsti dalla normativa di settore.

Per quanto riguarda le violazioni al codice della strada sono stati sanzionati per 55mila euro.