
Stefano Besseghini, presidente di Arera
PIOMBINO (Livorno)Sospesa dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) la valutazione dei costi in bolletta relativi allo spostamento del rigassificatore di Piombino. Secondo l’autorità nazionale che si occupa di regolamentare i prezzi delle bollette, spostare il rigassificatore Snam da Piombino costa troppo. Nella delibera approvata la settimana scorsa sulla valutazione dei piani decennali di sviluppo delle reti di trasporto del gas naturale, Arera sostiene che "con riferimento all’intervento ‘Allacciamento Piombino / alto Tirreno’, la rilocazione della Fsru in alto Tirreno, sulla base di quanto rappresentato nel Piano, comporta rilevanti costi sia di allacciamento che di adeguamento della rete di trasporto e, di conseguenza, presenta profili di inefficienza in quanto diseconomica rispetto all’utilità marginale dell’investimento". L’Arera (presidente Stefano Besseghini) per questo ritiene sia opportuno "sospendere la valutazione dell’intervento e i relativi riconoscimenti tariffari". Il problema dei costi, al di là delle scelte su sì o no alla ricollocazione dell’impianto, era stato evocato anche dal presidente della Regione Liguria (dove la nave Snam Italis Lng era destinata). Aveva detto Marco Bucci in una intervista a Radio 24: "Ho fatto un discorso tecnico. Le dorsali del gas sono una sul Tirreno e l’altra sull’Adriatico. Il rigassificatore dev’essere vicino alla dorsale altrimenti dobbiamo costruire una pipeline. Se mettiamo il rigassificatore a Vado bisogna spendere 450 milioni per la pipeline e penso sia inutile. Può restare a Piombino, non capisco perché spostarlo".Lo spostamento era stato previsto da Snam in quanto l’autorizzazione all’ormeggio nel porto di Piombino era stata concessa ’per motivi di emergenza nazionale’ (lo stop delle forniture russe del gas) per 3 anni, fino al giugno 2026. Ma poi dopo la caduta di Toti (che aveva detto sì al rigassificatore) la Liguria ha cambiato posizione. E anche a Piombino ora c’è chi è favorevole al rigassificatore, come gli operatori del porto e Confindustria.Luca Filippi