GABRIELE MASIERO
Cronaca

Livorno-Pisa: nel futuro c'è davvero la tramvia

Dalla città della Torre pendente un forte impulso al progetto e un piano per la 'mobilità dolce' sulla costa

La tramvia

Pisa, 7 febbraio 2021 - Potrebbe correre su rotaia lo sviluppo futuro di Pisa e Livorno, grazie alle risorse del Recovery Fund: il fondo di aiuti post pandemia da 209 miliardi di euro assegnato all’Italia dall’Unione europea. Ma per diventare realtà i progetti di sviluppo devono essere ambiziosi e soprattutto sinergici tra i territori. A cominciare dai "cugini" livornesi.

"Penso da una vita - ammette l’assessore all’Urbanistica del Comune di Pisa, Massimo Dringoli - che Livorno e Pisa debbano essere città complementari, capaci di pensare insieme il proprio futuro in un’ottica di sviluppo sinergico con un orizzonte da unica area metropolitana della costa insieme a Lucca. Ecco perché sarebbe utile una tramvia per entrambe le città: una metropolitana di superficie che Livorno ha già inserito nel suo progetto per il ‘Next Generation Eu’, ovvero il piano delle risorse per ripartire dove la gravissima crisi provocata dalla pandemia".

Pisa farà la sua parte? "Certo, però è corretto e serio precisare che dovrà essere il nuovo governo a dare le linee guida sulle opere finanziabili. Quando queste ci saranno noi ci faremo trovare pronti e presenteremo i nostri progetti già finanziabili. E diremo la nostra anche sulla metropolitana di superficie".

Faccia qualche esempio... "Livorno ha definito quel progetto la Tramvia dei Navicelli e già dal nome si comprende bene il richiamo alla sinergia con Pisa, correndo parallelamente all’attuale sedime ferroviario per collegare meglio i due centri cittadini, visto che la stazione ferroviaria livornese è invece piuttosto decentrata. L’idea è quindi quella di collegare la stazione marittima alla Darsena pisana, collocando una fermata in corrispondenza del parcheggio del Pisamover dell’Aurelia per connettersi all’aeroporto, ma anche alla stazione ferroviaria pisana e dunque alla linea tramviaria che condurrà a Cisanello. Noi vorremmo ‘allungarla’ lungo la ferrovia esistente con fermate alla Cittadella e alla stazione di Pisa San Rossore, che vorremmo denominare Pisa Piazza dei Miracoli. Ma ci sono anche altri progetti da poter valutare".

Quali? "Innanzitutto un collegamento ferroviario veloce con Firenze da costruire ex novo lungo la direttrice Pisa-Firenze".

C’è già il tracciato? "C’è un’idea progettuale che può essere sviluppata e che permetterebbe di legarci all’Alta Velocità che collega il nord e il sud dell’Italia, passando dal capoluogo toscano".

Dica... "Una ferrovia che passando da Ospedaletto a sud possa lambire Pontedera, senza fermate intermedie, per raggiungere Empoli dove poi la linea si raddoppia e l’intervento è più facile. Un’opera da almeno 800 milioni di euro, che sono una cifra enorme però del tutto sopportabile dentro il Recovery Fund e che assicurerebbe un enorme salto di qualità alla mobilità della costa da e per il centro della Toscana".

Vale la pena approfondirla dunque? "Sì, anche perché consentirebbe di alleggerire il traffico sulla Fi-Pi-Li, per la quale ritengo utile ipotizzare anche un pedaggio per i mezzi pesanti, che la preferiscono all’autostrada proprio per risparmiare i costi del pedaggi, così da poter recuperare le risorse investite per il suo ammodernamento e per rendere più sostenibile la viabilità del futuro con una lungimirante cura del ferro".