Temporale autorigenerante, ecco cosa è accaduto in Toscana. “Piogge mai registrate prima”

In pochi minuti, in alcune zone della regione, è caduta la pioggia di un mese provocando allagamenti record. “Dopo aver messo in sicurezza oramai i grandi fiumi, sui piccoli corsi d’acqua dovremo concentrare l’attenzione per il futuro”, spiega Giani

Firenze, 26 ottobre 2024 – “Piogge eccezionali, mai registrate con tale intensità in un secolo di misurazioni nell’area tra Cecina, Santa Luce e Riparbella”. Il costante monitoraggio della Regione Toscana ha registrato nella notte fra il 25 e il 26 ottobre il collasso del reticolo minore che ha provocato gravissimi danni nella zona delle colline metallifere, nel territorio Pisano e nel Livornese. Nella vasta area piove già da tre giorni, “i fiumi si sono ingrossati e basta poco per provocare l’esondazione – spiega il presidente Eugenio Giani – Dopo aver messo in sicurezza oramai i grandi fiumi sui piccoli corsi d’acqua dovremo concentrare l’attenzione per il futuro”. Regimare le acque per evitare il peggio nonostante l’incessante pioggia che saturato i terreni non più in grado di assorbire acqua.

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In pochi minuti, in alcune zone, è caduta la pioggia di un mese e questo anche perché si è verificato un fenomeno molto particolare al quale la Toscana, negli ultimi anni, non è nuova. Si tratta di temporali autorigeneranti che, sommati alla mancanza di sistemi di regimazione delle acque, creano veri e propri disastri. Ma di cosa si tratta? Il fenomeno si auto-alimenta a causa del contrasto tra due masse d'aria con caratteristiche termiche e igrometriche differenti: una caldo-umida presente alle basse quote e un'altra più fredda e secca alle quote superiori della troposfera.

In molti casi si tratta di un vero e proprio “risucchio” dell’aria, che può raggiungere a velocità notevoli e superare addirittura i 50-70 Km/h. Questo favorisce il raffreddamento dell’aria umida in ascesa e la successiva condensazione di grandi quantità di vapore acqueo, che va quindi ad accrescere ulteriormente le dimensioni della cella temporalesca. Si tratta di un fenomeno particolarmente pericoloso perché può persistere sulle stesse zone per molte ore, scaricando al suolo enormi quantità di pioggia. Esattamente come è accaduto nelle province di Pisa e Livorno in questi giorni.