Portoferraio (Livorno), 10 novembre 2024 – L’Elba si mobilita contro i tagli alle corse dei traghetti del settore privato nel periodo invernale. I sette sindaci dei Comuni elbani si sono riuniti per stabilire una strategia unitaria con l’apertura di un tavolo tecnico permanente.
“Nel frattempo – ha spiegato in consiglio comunale il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini – la situazione si è ulteriormente aggravata, tanto che abbiamo deciso di accelerare i tempi e convocare per un incontro il management di Moby, Toremar e Blunavy, alla presenza dei sindaci e dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, che ha dato la disponibilità. L’ incontro è già stato convocato e si terrà giovedì 14 novembre”.
Ma non finisce qui. C’è stata una riunione tecnica con la Capitaneria e l’Autorità di Sistema Portuale nella quale si è parlato di una una revisione degli orari invernali che vada a compensare le corse saltate negli orari. Per quanto riguarda l’altro problema e cioè lo stop ai biglietti agevolati per le società sportive, Nocentini ha anche detto che proporrà di chiedere alla Regione Toscana di farsi carico in questo frangente delle agevolazioni destinate al trasporto sanitario e alle associazioni del mondo dello sport. E insieme ai sindaci sono sono mosse le associazioni di categoria e del mondo del turismo che temono riflessi negativi per l’Elba.
La compagnia di navigazione Moby dal canto suo replica in una nota alle critiche di settori del turismo e di residenti alla riduzione dei traghetti da e per l’Elba, affermando che “i collegamenti per l’isola d’Elba rappresentano una perdita milionarià per l’azienda, coperta dai ricavi delle altre linee Moby al di fuori del perimetro Elba”. “Non si può chiedere ad una compagnia privata di esercire una linea in perdita economica” precisa Moby. “Sono 60 anni – si legge nella nota – che Navarma prima e ora Moby collega l’isola d’Elba con il continente. Insieme a Toremar diamo lavoro a centinaia di persone dell’Elba, senza considerare l’indotto. Un residente per il passaggio paga a Toremar 3,88 euro e a Moby 4,10 euro, poco più della metro a Milano. Eppure è opinione diffusa che il costo del traghetto inibisce la continuità territoriale per i residenti. Se facciamo una media tra le due compagnie, circa 4 euro a residente, sono necessari 500 residenti a partenza per pagare le spese per una sola corsa da Piombino o da Portoferraio e viceversa. Infatti una sola corsa conta, al minimo della media, 2.000 euro di costi operativi. D’inverno, tra le due compagnie, 500 residenti non li trasportiamo in un giorno intero, non in un’unica partenza”.
Luca Filippi