Livorno, 4 gennaio 2023 - Ci risiamo. Mani sconosciute di vandali hanno vergato con la vernice spray, sulle pareti del sottopasso alla stazione ferroviaria di Livorno, il simbolo della svastica, di infausta memoria.
Non solo: forse la stessa mano, o le stessi mani, hanno scritto anche "negri bianchi" a caratteri cubitali e una frase oltraggiosa all’indirizzo della polizia. Un’altra scritta invece inneggia al leader sovietico Stalin, anche lui di infausta memoria visti i suoi trascorsi contro gli oppositori e le minoranze etniche dell’allora Urss. Il sottopasso ferroviario come noto, specie la sera, è un luogo mal frequentato e i passeggeri dei treni che lo usano per raggiungere i binari, o il parcheggio di via Masi dove lasciano le loro auto, lo percorrono frettolosamente.
La vergognosa abitudine di disegnare svastiche a Livorno sta diventando sempre più frequente e ingombrante. Questo nonostante la città ospiti una delle più antiche e note comunità ebraiche d’Italia e nonostante sia l’unica città italiana dove gli ebrei sono sempre vissuti liberamente senza essere stati costretti, già anticamente, tra le mura di un ghetto.
Prima di questo episodio la croce uncinata era apparsa davanti a un banco di via Buontalenti (dove numerosi sono i commercianti della comunità ebraica) lo scorso 9 settembre. Ma era già accaduto il 28 gennaio 2022 subito dopo la "Giornata della memoria" del 27 gennaio, quando in tutto il mondo si ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, dove il regime nazista massacrò ebrei, prigionieri, zingari, oppositori.
Il 13 dicembre 2021 ancora una volta in via Buontalenti è apparsa una svastica. Il 9 novembre 2021, poco meno di un mese prima, altre svastiche furono disegnare in Borgo dei Cappuccini sui totem pubblicitari del quartiere dove erano state affisse le foto con le facce dei negozianti della città scattate durante la pandemia da coronavirus.