REDAZIONE CRONACA

"Rubato lo striscione della Curva Nord Fabio Bettinetti", la voce degli ultras del Livorno

Lo stendardo era in un borsone nel bagagliaio di un'auto: tutto sparito prima della partenza per Ponsacco domenica scorsa. La denuncia

Lo striscione della Curva Nord Fabio Bettinetti (Foto Novi)

Livorno, 14 febbraio 2023 - Un furto di uno striscione non passa sotto silenzio. Non il furto di quello, in particolare. Troppo rappresentativo, troppo importante come simbolo. E' quanto sta accadendo dopo la partita che il Livorno ha giocato domenica a Ponsacco (1-1): è sparito lo striscione che più di altri incarna il senso di appartenenza dei tifosi della curva, CNFB

Pubblichiamo il comunicato integrale dei tifosi della Curva Nord Fabio Bettinetti:

"Dopo due giorni passati a cercare di capire che cosa fosse successo, mentre leggevamo le più fantasiose di ricostruzioni condite da foto fasulle, perché prese da un famoso memorial sportivo dedicato a un ragazzo della curva deceduto, dove CNFB fu appeso al bordo di un campetto, siamo chiamati a fare chiarezza su quanto è accaduto domenica In occasione della trasferta di Ponsacco.

Un gruppo di appartenenti al nucleo centrale della curva si apprestava a partire dalla zona del palasport di Livorno, ed essendo arrivato per primo, si è recato a fare colazione al bar commettendo la grave dimenticanza di lasciare aperta l'auto. Al suo interno, un borsone dentro al quale vi erano effetti personali, uno stendardo per i diffidati ed il famoso striscione CNFB. In questo frangente qualche ladruncolo ha aperto l'auto e si è impossessato del borsone pensando probabilmente che vi fosse dentro tutt'altro e lo ha portato via. Dopo una mezz'oretta, affluito il resto della gente, il ritrovo è terminato, e le auto sono partite alla volta di Ponsacco. In quel frangente nessuno si è accorto di quanto era successo perché tutti pensavano il borsone fosse nel bagagliaio, ma arrivati a Ponsacco, ci siamo accorti della sua mancanza.

In prima battuta si è pensato ad una dimenticanza, anche se pareva strano, così un gruppo è tornato nel garage dove era custodito, ma non c'era. A quel punto sono stati battuti altri luoghi di transito fino a tornare al luogo di partenza, dove in un campo adiacente, dopo più ricerche, sono stati trovati alcuni effetti personali che erano nel borsone ed altri oggetti che erano nell'auto (una canna da pesca usata come asta, una felpa ed altro) sintomo palese del furto di matrice non ultras. Da questo è stato ricostruito tutto l'accaduto e concretizzato che un ladruncolo aveva approfittato del momento per rubare il borsone dalla macchina incustodita ed aveva poi abbandonato parte della refurtiva, ma al momento non pare lo striscione che era nel borsone. Al di là della grave dimenticanza e della pessima gestione, ammessa dagli stessi, quindi, niente di Ultras insomma, anche se ormai ci siamo abituati che non esiste più nessuna regola nemmeno tra questi (Roma docet).

Alle fantasie percorse sui social via WhatsApp, e con ogni altro mezzo che non riguarda affatto il nostro mondo, ma che purtroppo hanno ormai pervaso tutto e tuttti, rispondiamo che, se chi ha sottratto quello striscione fa parte del mondo ultras, probabilmente deve ripassare cosa significa sottrarre uno striscione ad un gruppo rivale; se invece dalle mani di qualche borseggiatore ora finisce in qualche curva, peggio ancora, considerando il fatto che porta il nome di nostro fratello morto, a quel punto ci sentiremo liberi anche noi di reagire in qualsiasi maniera fuori da ogni schema conosciuto, perché questo gesto sarebbe palese infamia. O siamo ultras, o topi da appartamento, scassinatori di auto e scippatori. Forse anzichè presenziare le curve e andare in trasferta oggi dovremmo installare anti-furto, telecamere o ingaggiare metronotte per vigilare garage e auto?

Noi, gli unici furti che possiamo ritenere uno smacco concepibile, oltre al metodo classico della sottrazione attraverso lo scontro, sono quelli fatti in presenza dell'avversario, prima, dopo o durante la partita, e non in assenza della controparte ed in contesti inaspettati. Ma anche a questo, purtroppo, in passato siamo stati abituati, la degenerazione sappiamo che abita in ogni curva e in ogni città, perché è della società, sta poi chi dirige una curva, capire e prendere posizione in merito. Il fatto che quello striscione non sia stato ancora esposto da nessuno ci dice che sicuramente chi ne è entrato in possesso in questa maniera forse non ha niente a che vedere con la sfera ultras, altrimenti sarebbe già stato rivendicato da qualche "eroe", oppure se è così si vergogna del fatto che, avendo a disposizione un gruppetto di rivali per misurarsi, ha preferito scassinargli l'auto quando si assentavano. E se comparirà magari domani in qualche curva, allora significa che, o è stata superata la vergogna, o è stato comprato in un secondo momento dal disgraziato che va in giro a svaligiare le auto. Questa è la realtà nuda e cruda importante: nessuno ha sottratto lo striscione ai livornesi!

Fosse così, chiuderemmo domani, il resto sono classici audio whatsapp o dicerie da social, di non si sa chi, sfottò e racconti di qualche "cuggino che sa..." ma non sa un cazzo, sa solo scrivere cazzate perché ormai molti ultras hanno estro e coraggio solo con la tastiera di smartphone e PC. Il resto ce lo vedremo tra noi".       Curva Nord Fabio Bettinetti