MICHELA BERTI
Cronaca

“Stillo e Magrignano zone critiche. Andremo dal ministro Tajani a presentare le nostre necessità”

Livorno, il sindaco Salvetti: "Tramite app, telefonate, social e la rete dell’informazione locale vogliamo raggiungere tutta la popolazione per offrire un servizio puntuale su rischi e pericoli"

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Livorno, 5 novembre 2023 –  Sindaco Salvetti, lei ha detto che questa volta i cittadini erano informati. Il sistema ha funzionato?

"Sì, esatto. Prima c’è la diffusione dell’allerta poi le scelte dell’amministrazione sul territorio. Si manda il push sull’App ‘Cittadino informato’ e i messaggio telefonici di alert a tutti quelli che hanno aderito e dato l’ok per essere informati. Poi c’è la comunicazione diretta del sindaco sulla pagina Facebook, sui social, la comunicazione diramata dall’ufficio stampa e la fondamentale collaborazione degli organi di informazione. Tutto questo fa parte del piano di protezione civile". Con il codice arancione diramato dalla Regione parte l’avviso a Provincia e Comune. Con il codice arancio c’è allertamento telefonico. A Livorno ci sono 11mila telefoni registrati e 4500 telefoni iscritti per ricerevere messaggio push. L’iscrizione alla App rimane mentre ogni tre anni viene fatto l’aggiornamento del database che contiene i numeri di telefono”.

Invitiamo i cittadini ad aderire a questa rete di informazioni perché diventino sempre più informati e dunque consapevoli di cosa devono fare in determinate condizioni?

"L’alluvione del 2017 ha segnato tutti noi, ma nonostante questo dobbiamo raggiungere sempre più cittadini".

Lei porterà al presidente della Regione Giani l’elenco delle cose che devono essere migliorate, dei punti rimasti vulnerabili.

"Rispetto a sei anni fa ci sono circa 20 punti dove il quadro è cambiato e notevolmente migliorato. C’e una cura maggiore a monte e interventi strutturali a valle che permettono di affrontare con più certezze e resilienza la piena dei fiumi. Ma ci sono due zone dove invece permangono criticità: lo Stillo e la zona Cinque Querce-Borgo di Magrignano dove i ponti non sono stati sostituiti rispetto al 2017. Chiederò una progettazione di interventi alternativi".

Lei sindaco ritiene che ci sia ancora troppa burocrazia in questo Paese per velocizzare opere strategiche per la messa in sicurezza dei territori? Insomma, perchè si corre ai ripari quando si piangono i morti?

"Ho di fronte il quadro di istituzioni e sindaci ben consapevoli che il tempo di realizzazione delle opere non è lo stesso del meteo che infligge pesanti punizioni. Dal 2017 ad oggi abbiamo portato a termine il 60 per cento degli interventi previsti e l’altro 40 stiamo lavorando per terminarlo. Devo dire che questo è stato possibile grazie alla nomina dell’allora presidente della Regione Rossi come commissario che ha permesso di destinare 110milioni di euro. Senza questo provvedimento invece di sei anni di lavori ne sarebbero serviti venti. Il tema vero è che ci dobbiamo misurare con bandi di gara, aumento dei prezzi, reperimento del materiale: una corsa ad ostacoli per finire il prima possibile".

Dal Governo qualcuno le ha scritto o fatto una telefonata?

"Al momento no. Si è data molto da fare Elisa Amato (coordinatrice comunale di Forza Italia, ndr) che ci ha messo in contatto perché lunedì il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arriverà a Prato. Noi ci andremo e faremo presenti le nostre necessità".

Nelle prossime ore ancora maltempo...

"Stamani (ieri, ndr) ho incontrato con la Ferroni i gestori degli stabilimenti balneari e dei circoli nautici. Hanno subito parecchi danni perché non avevano mai visto un innalzamento livello del mare di questo genere".

di Michela Berti