di Michela Berti
Sanità, Covid, vaccini e Green pass. Un’ora di domande della direttrice de La Nazione Agnese Pini al ministro della Salute Roberto Speranza che ieri ha aperto la festa toscana di Articolo Uno. Ad applaudirlo all’Arena Astra i ’compagni’ di partito, a contestarlo i ’no vax’ che, sul curvone del Viale Italia proprio davanti al cantiere Benetti, hanno orchestrato una manifestazione a suon di urla, offese e fischi. "La violenza non va mai tollerata – ha detto il ministro – solidarietà ai tanti colpiti da minacce e da violenti attacchi dal ministro Di Maio al professor Bassetti, fino ai giornalisti. Dobbiamo condannare certi attacchi in maniera netta". E snocciola i numeri di una campagna vaccinazione che parla da sola: "Il 75% degli italiani è vaccinato, tantissimi giovani dai 20 ai 29 anni hanno fatto il vaccino perché vogliono tornare a scuola, vogliono andare al cinema e al ristorante, allo stadio". E la terza dose è più che un’ipotesi: "La ritengo probabile, l’Italia ha già comprato le dosi. Aspettiamo dalla comunità scientifica di capire a chi e quando perché si è visto che l’effetto, con il tempo, diminuisce e potrebbe essere necessario tornare sui più fragili". Dal vaccino al Green pass che, proprio a partire da oggi, si dovrà esibire sui treni, sugli aerei, sui traghetti e sugli autobus a lunga percorrenza. La campagna di vaccinazione va avanti dunque a ritmo serrato: "Dobbiamo avere fiducia nei nostri scienziati. I vaccini sono sicuri".
Ma la direttrice Pini non ha affrontato solo i temi legati alla pandemia. Ha incalzato Speranza, in qualità di segretario nazionale di Articolo Uno, su temi squisitamente politici. Dal colore giallo-rosso del governo "A lei le piace?". "Da buon romanista mi piace" ha risposto Speranza; ai continui attacchi della destra "le mie decisioni non vengono ispirate dalla ricerca del consenso. Quando il mio telefono squilla io non guardo il colore del presidente della Regione che mi chiama. C’è chi ha provato a lucrare sulla disperazione delle persone".
Paese, partito e interessi personali: è questo l’ordine delle priorità per il segretario di Articolo Uno che, proprio nel cuore di Livorno, ha lanciato un assist al Movimento Cinque Stelle. "Credo che si debba coltivare il dialogo nell’area di centrosinistra con i Cinque Stelle, il Pd e il mondo dell’associazionismo". Non a caso in platea c’era il braccio destro della segreteria comunale del Pd Alessio Quintavalle, Stella Sorgente leader del Movimento Cinque Stelle e Marida Bolognesi presidente dell’Svs. "Quest’area può presentare una proposta al Paese" ha detto Speranza. Poi non poteva mancare una battuta sul ’rottamatore’: "Renzi è sempre stato contrario all’alleanza con i Cinque Stelle. E l’operazione che ha fatto per far saltare il governo Conte è stata, tutto sommato, molto limpida". Ma per Speranza il dialogo con questo mondo è fondamentale e il ruolo di Conte, secondo il segretario di Articolo Uno, una garanzia: "I grillini hanno commesso degli errori. Siamo a Livorno e sappiamo cosa è successo. Sappiamo anche che hanno preso i voti della gente stanca di una sinistra, e soprattutto di un Pd rinchiuso e incapace di riformarsi". A Livorno oggi i grillini sono dall’altra parte della barricata, sui banchi della minoranza che spartiscono con il centrodestra. "Ma sui temi fondamentali come la sanità possiamo trovare una strada comune e la mattonella di partenza è la difesa dei beni pubblici".