
Livorno, 8 febbraio 2021 - Piazza Garibaldi e gli Scali delle Cantine sono contigui. La piazza si affaccia sulla Fortezza Nuova e sugli Scali delle Cantine: luoghi suggestivi e tipici di Livorno. Andrebbero dunque valorizzati perché qui si tocca con mano la tipicità livornese: aree popolari e autentiche, che però negli ultimi anni stanno soffrendo una condizione di degrado che non meritano. Questo nonostante i ripetuti tentativi di rilanciare piazza Garibaldi con iniziative commerciali, culturali e di intrattenimento per far si che gli abitanti della zona la vivessero con spirito di comunità. Qui infatti, nonostante abbiano aperto i battenti alcune attività commerciali di qualità, poco è cambiato. Le ‘baracchine’ sono in maggioranza chiuse. Resiste solo la mattina il mercatino delle bancarelle, una mini ‘Porta Portese’ delle occasioni.
A fine mattina, tolti i banchi, la piazza si popola di spacciatori che portano avanti i loro affari alla luce del sole già dal primo pomeriggio agli angoli della piazza, tra le baracchine che usano per nascondere la droga. Ma non basta: scendono anche sugli Scali delle Cantine dove ha sede il Circolo pesca l’Alfiere. "Dal primo pomeriggio in poi qui è tutto un traffico di spacciatori e dei loro ‘clienti’ tutti rigorosamente livornesi", raccontano Claudio, Riccardo e Rossano che frequentano assiduamente il Circolo. Dato che gli Scali delle Cantine sono sotto il livello della strada, gli spacciatori ci si appartato anche al calar del sole e dopo il coprifuoco per l’emergenza covid.
"Non c’è notte che qui non si spacci – denunciano i soci del Circolo – abbiamo le telecamere che filmano tutto. Le abbiamo dovute installare da quando hanno rubato a bordo delle barche o le hanno danneggiate. Ci abbiamo trovato anche gente a dormire. Se potessimo chiudere i due accessi degli Scali delle Cantine forse certi soggetti starebbero alla larga",prosegue un altro socio che aggiunge: "una notte rientrando da una battuta di pesca c’era anche una prostituta che si era appartata qua sotto con più di un ‘cliente’. Sempre qui si sono verificate aggressioni per il controllo dello spaccio".
«Abbiamo scritto esposti, denunce – testimoniano i soci dell’Alfiere – e abbiamo fatto più riunioni con il Comune per la riqualificazione di piazza Garibaldi e piazza della Repubblica per liberarle dalla piaga dello spaccio. Siamo andati a parlare anche con carabinieri e polizia che sorvegliano costantemente la zona, ma nonostante tutto questo ci sentiamo abbandonati".
M. D.