REDAZIONE CRONACA

"Solvay recupera le acque dei depuratori"

Il direttore Pier Luigi Deli fa il punto dopo la trasmissione Report di Rai Tre. "Scarichi conformi alle normative e controllati"

Pier Luigi Deli

Rosignano, 7 gennaio 2020 - Solvay ‘ritiene fondamentale effettuare concrete precisazioni’ con un comunicato firmato da Pier Luigi Deli, direttore dello stabilimento di Rosignano Solvay, nel parco industriale di via Piave. Solvay, ricordiamo, sotto i riflettori di ‘Report’, trasmissione di Rai Tre, nella puntata del 2 dicembre scorso dedicata agli scarichi a mare alle Spiagge Bianche. In merito alle quali ai microfoni di Report Daniele Donati, sindaco di Rosignano, disse: "Sono bianche perché legate agli apporti degli scarichi Solvay dei residui di carbonato di calcio. Che ci sia un inquinamento questo è evidente. Non possiamo dire che non c’è un inquinamento".

Solvay con Deli sottolinea ‘che le attività del sito industriale rispettano rigorosi standard ambientali, di sicurezza e di corretta gestione di sostanze chimiche; tali attività sono sempre condotte da personale in possesso di un elevato grado di professionalità, competenza e scrupolosità. Tutto ciò consente che siano svolte in piena conformità con le normative di legge e con i regolamenti in vigore’. Quindi ‘Gli impianti di Rosignano, anche alla luce dei notevoli investimenti realizzati negli ultimi anni, sono considerati tra i più efficienti del Gruppo Solvay’. Citando ‘con riferimento ai soli interventi di miglioramento degli impatti ambientali’ l’impianto Aretusa, ‘per il recupero delle acque reflue dei depuratori di Rosignano e Cecina’, l’impianto di cattura e recupero di CO2 dalle emissioni e ‘la nuova centrale termica Rosen ad alto rendimento’. Deli prosegue ‘Riteniamo doveroso ricordare che i solidi sospesi di calcare contenuti negli scarichi industriali sono inerti e i metalli pesanti inglobati nella sabbia di calcare non sono biodisponibili.

Inoltre, le quantità di solidi scaricate sono in linea con quanto previsto dalle migliori tecnologie e conformi alle normative italiane ed europee’. Sul divieto di balneazione alle Spiagge Bianche ‘in corrispondenza dello scarico industriale del polo industriale, è regolamentato come qualunque installazione industriale e portuale’. Sul sale estratto in Val di Cecina ‘è utilizzato da Solvay per usi industriali propri solo per circa il 60% del totale autorizzato, il resto è a beneficio di altre realtà industriali del territorio’. Poi Deli ‘I prelievi dei pozzi di acqua potabile di Asa dal fiume Cecina per Volterra sono tutti a monte dei prelievi di acqua industriale Solvay e quindi Solvay non può essere all’origine delle problematiche di mancanza di acqua potabile per Volterra’. Solvay rende noto di aver versato 4,65 milioni di euro all’Autorità Idrica Toscana ‘per la realizzazione di nuove infrastrutture per la distribuzione dell’acqua potabile’.

Cinzia Gorla