Snoopy
Livorno, 5 marzo 2019 - Un restauro che durerà ancora qualche giorno, poi la statua dedicata al cagnolino Snoopy – il meticcio bianco e nero ucciso il 4 agosto 2015 sul balcone di casa – tornerà al suo posto.
In molti questa settimana hanno notato la sua assenza, il piccolo e delicato monumento è ormai diventato un simbolo del parco di Villa Fabbricotti. Ma nel processo di fusione, che una volta concluso aveva portato al taglio del nastro con festa un anno fa, qualcosa era andato storto. Così a distanza di mesi sono emersi dei danneggiamenti. «Si erano evidenziati dei veri e propri buchi in più punti della statua, che erano stati rattoppati – ha spiegato Arianna Lucisano, padrona di Snoopy –. Stando all’aperto ed esposta alle intemperie, la statua si era poi lesionata velocemente e in più alcuni chiodi all’interno avevano fatto la ruggine. Chi andava al parco mi chiedeva come mai il monumento a Snoopy fosse tanto rovinato, poi l’ho visto con i miei occhi e ho chiamato la Fonderia Salvadori di Pistoia per effettuare un sopralluogo. Le imperfezioni si erano col tempo trasformate in buchi, in più la copertina rossa si era scolorita. Ho anche contattato l’artista che aveva realizzato l’opera, Alessandro Di Cola, che ha preso a cuore il restauro e che adesso lo renderà ancor più bello realizzando una copertura per il basamento in marmo».
La fonderia Salvadori dopo il sopralluogo ha preso in consegna la statua da restaurare lo scorso 22 febbraio. «Con la sua ricollocazione, che avverrà tra un altro paio di settimane, ci sarà l’occasione di riprendere il discorso sul progetto per il cortometraggio dedicato ai bambini – ha aggiunto la Lucisano – La statua tornerà al suo posto ancor più bella di prima, mi piacerebbe fare un piccolo rinfresco e magari regalare qualche gadget a grandi e piccini. Sarà come fare una seconda inaugurazione, quella statua tutti la conoscono. Anche la copertina rossa dalla quale Snoopy non si separava mai e che è presente nel piccolo monumento tornerà a splendere nel suo bel rosso. Testimonia e ricorda l’assurdità della violenza sugli animali», che in questi giorni ha colpito il cagnolino Chicco ad Assisi ucciso con un colpo di carabina ad aria compressa.