Livorno, 21 gennaio 2025 – Dopo i tanti sequestri dello scorso anno anche il 2025 inizia con un nuovo colpo al porto di Livorno: circa 317 chili di cocaina purissima, suddivisa in quasi duecento panetti, arrivata dal Sudamerica e intercettata dai funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e dai Finanzieri del Gruppo di Livorno, coordinati dalla Procura labronica.
I panetti di polvere bianca erano nascosti all’interno di un container contenente legname, sbarcato da una nave cargo.
Il porto di Livorno nel mirino dei narcos
"Il sequestro – si legge in una nota – conferma Livorno come uno dei porti scelti dai narcotrafficanti per fare giungere la sostanza stupefacente da distribuire in tutta Europa, a cui fa da contrasto l’attività di controllo doganale dei funzionari delle Dogane e dei militari della Guardia di Finanza attraverso una quotidiana e metodica azione svolta sul traffico passeggeri, veicoli e merci del porto di Livorno”.
La droga sarà distrutta
E adesso questa montagna di cocaina che fine farà? Lo stupefacente, dopo essere stato campionato e analizzato dal laboratorio della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Livorno, verrà distrutto in un inceneritore.
Sulle piazze di spaccio, in tutta Europa, lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 160 milioni di euro.
Fra i casi precedenti, il sequestro di quaranta chili di cocaina, divisa in 36 panetti nascosti in un container proveniente dal Sud America intercettati alla fine di ottobre. A fine maggio invece sessanta chili di cocaina furono trovati nascosti in un carico di banane. Un lavoro incessante che conferma la necessità di tenere alta la guardia nei confronti del traffico internazionale di droga.
Livorno, dopo Gioia Tauro, è il secondo porto di riferimento dei narcotrafficanti; questa volta la droga è arrivata dal Cile, che però è solo area di stoccaggio non produzione perché la cocaina arriva da altri paesi del Sudamerica.