Sciopero, parlano i marittimi: "Lo scopo non era creare disagi"

La situazione al porto di Piombino. Si temeva una domenica nera, invece poche file e ritardi contenuti. Simiani: "Nella legge di bilancio servono risorse adeguate per lo sviluppo del sistema insulare italiano".

Sciopero, parlano i marittimi: "Lo scopo non era creare disagi"

Sciopero, parlano i marittimi: "Lo scopo non era creare disagi"

Sciopero dei traghetti, partecipazione totale dei marittimi Toremar, ma disagi contenuti al porto di Piombino. le altre comnpagne hanno sopperito alle corse anullate di Toremar.

"Noi non volevamo rovinare le vacanze a nessuno. Lo scopo della nostra protesta – spiegano i marittimi Toremar al presidio di Piombino – non era creare disagio ai viaggiatori, ma rendere visibile la nostra preoccupazione per il futuro. Senza la certezza sul bando per i collegamenti con l’Arcipelago Toscano sono a rischio i posti di lavoro di decine di persone e anche la mobilità di chi abita nelle isole. Perché d’inverno la nave Toremar è quella che assicura il diritto a raggiungere il continente e viceversa". A incontrare i lavoratori al presidio al porto di Piombino l’onorevole Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio insieme al segretario Pd cittadino Fabio Cento e a quello della federazione Simone De Rosas. "Mi impegnerò a monitorare ogni fase di questa vicenda– ha detto Simiani – poiché il diritto alla mobilità e al trasporto deve essere garantito sempre e dovunque" mentre "la continuità territoriale è un principio fondamentale della nostra Costituzione e una priorità della linea politica del Pd - aggiunge -. Crediamo che nella futura legge di Bilancio debbano essere allocate le risorse adeguate per lo sviluppo del sistema insulare italiano, al fine di garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini, compresi quelli che hanno scelto di vivere in territori suggestivi ma complessi come le isole. È essenziale che il sistema di trasporto marittimo sia efficace e sostenibile, per assicurare il benessere delle comunità insulari e il mantenimento dei loro posti di lavoro. Solo così potremo rispettare e promuovere i diritti di tutti i cittadini italiani". Lo sciopero si è svolto senza troppi problemi per chi doveva raggiungere l’Elba grazie all’organizzazione della Port Authority e al ’tavolo di crisi’ coordinato dalla prefettura di Livorno che ha ottimizzato gli accessi e i servizi. Bagni chimici lungo il percorso delle auto e ambulanze e presidi della Croce Rossa per eventuali emergenze. Ma non ce n’è stato bisogno. A Piombino sono saltate circa 25 corse Toremar, ma le altre 75 sono state garantite da Moby, Blu Navy e Corsica Sardinia Ferries. Chi ha potuto ha annullato il biglietto Toremar e ha utilizzato gli altri vettori, al massimo c’è stata qualche attesa in più sui piazzali. Comunque, spiegano i marittimi Toremar, "non è finita qui, torneremo a farci sentire".

Luca Filippi