VALERIE PIZZERA
Cronaca

Sceicchi all’isola d’Elba, le tappe di una vacanza da sogno

Conoscono l’isola soprattutto per Napoleone. La prima cosa che fanno appena approdano è visitare la Villa dei Mulini

Lo yacht opera

Lo yacht opera

Portoferraio, 20 luglio 2024 – Dopo un bagno a Cala di Volpe, un po’ di shopping a Porto Cervo (dove le donne acquistano mises raffinatissime che esibiscono solo in privato), gli sceicchi, gli emiri e il loro seguito passano a volte anche dall’Elba. Il loro è un pit-stop di transito. L’isola d’Elba è una tappa intermedia tra Monte-Carlo e Capri, tra Porto Cervo e Saint-Tropez, un diversivo mentre si spostano su e giù per il Mediterraneo a bordo dei loro lussuosissimi yacht.

Magari vengono anche semplicemente a farsi un giro lontano dai riflettori, sedotti dall’azzurro mare e dall’autenticità del pruno caprino. L’Elba la conoscono soprattutto per via di Napoleone. La prima cosa che fanno appena scendono è visitare la Villa dei Mulini, incastonata tra le fortezze medicee di Portoferraio e la ‘maison rustique’ di San Martino. Le gesta del Bonaparte intrise di aneddoti, intrighi e battaglie, li affascinano sempre molto.

Nei giorni scorsi c’erano in contemporanea nei mari dell’Elba due pezzi da novanta, l’emiro padre del Qatar Al Thani, fondatore di Al Jazeera, con la sua flotta di yacht e lo sceicco e ministro Al Nahyan di Abu Dhabi, a bordo del panfilo Opera con la sua principessa. Ad organizzare gli sbarchi dei vip solitamente sono le agenzie marittime dei porti. Ce ne parla il capitano Mario Lanera, patron di Assoshipping: «Devo dire la verità, nella mia lunga esperienza raramente l’emiro o lo sceicco scendono a terra, magari fanno solo un rapido blitz per mangiare un gelato e rientrano a bordo. A fare delle uscite è soprattutto il loro entourage: le residenze napoleoniche, Porto Azzurro, Capoliveri e Marciana Marina. Lo shopping da noi non offre tantissimo, qui all’Elba acquistano gli orologi da Locman e i profumi dell’Acqua dell’Elba».

A confermarlo è lo stesso patron di Locman Marco Mantovani: «C’è un passaparola tra i comandanti delle loro barche che vogliono proporre qualcosa di speciale, noi in casi eccezionali e solo a clienti particolari concediamo la visita dei laboratori che a loro piace molto. Vi sono delle agenzie che organizzano il trasferimento, a volte da Portoferraio e in altri casi si mettono alla fonda davanti a Marina di Campo e scendono con le pilotine di appoggio». Una curiosità: i sauditi adorano la pizza, naturalmente gourmet da 60 euro, come quella di Briatore, ma all’occorrenza anche in un’economica pizzeria di passaggio. Non disdegnano neanche piatti rustici e cucina tipica, solo pochi giorni fa al ristorante da Luigi, tra i boschi di Marciana, hanno scelto agnello fritto, gnocchetti ai funghi e pappardelle al ragù.