Rixi: la nave non arriverà in Liguria. Piombino, il no della Lega al rigassificatore nel mare di Vado

Giani ribadisce, “Nessuna proroga”. Anche l’ex governatore della Liguria Toti aveva approvato il trasferimento

Il presidente Giani: “Il nostro impegno è stato per l’Italia in un momento di emergenza nazionale, ma è fissato chiaramente il limite del 2026 quando la nave lascerà il porto”

Il presidente Giani: “Il nostro impegno è stato per l’Italia in un momento di emergenza nazionale, ma è fissato chiaramente il limite del 2026 quando la nave lascerà il porto”

Piombino, 10 agosto 2024 – “Per noi la linea è chiara: il rigassificatore non si sposta in Liguria”. Così, in una nota, il viceministro alle Infrastrutture e segretario della Lega in Liguria, Edoardo Rixi che esprime una posizione diversa da quella che aveva l’ex governatore di centrodestra della Liguria Giovanni Toti che invece aveva approvato il progetto di trasferimento da Piombino a Vado Ligure. Una vicenda molto legata alle prossime elezioni regionali in Liguria con i candidati Bucci (centrodestra) e Orlando (centrosinistra) contrari al rigassificatore.

Ma a Piombino l’autorizzazione per l’ormeggio della nave di Snam è fino al 2026 e per il presidente della Regione Eugenio Giani il rigassificatore dovrà essere tolto indipendentemente dal fatto che venga collocato in Liguria o in altri luoghi. Nessuna disponibilità quindi a una proroga della permanenza del rigassificatore a Piombino alla scadenza dei tre anni d’esercizio. È quanto sottolinea con fermezza il presidente della Regione e commissario alla realizzazione dell’impianto, Eugenio Giani, durante un’intervista a 24Mattino su Radio24.

E nel pomeriggio Giani puntualizza: “Non è accettabile l’atteggiamento del viceministro Edoardo Rixi che sul rigassificatore mi attribuisce un concetto che non ho mai espresso”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, risponde al viceministro delle infrastrutture invitandolo “a non fare demagogia sul tema che interessa la sicurezza energetica nazionale”. “Ho detto che il rigassificatore dopo tre anni andrà via da Piombino. L’accordo con il Governo lo prevede. Ma questo non significa che deve andare in Liguria. Non c’è nessuno automatismo su questo - puntualizza il presidente Giani -. Non l’ho mai detto e mai lo dirò. Il rigassificatore che, dopo tre anni uscirà, dalla Toscana andrà dove vorrà il Governo nazionale. Anzi - prosegue il presidente - spetterà a lui, come uomo di Governo, l’indicazione del luogo dove collegarlo”.

“Sono già stato preso in giro una volta sul rigassificatore di Piombino- avverte- quando lo abbiamo collocato e ho dovuto fronteggiare anche proteste di piazza in cui venivo additato con scritte ‘wanted’ da 3-4 mila persone. Allora sentivo un’esigenza per il nostro Paese e ho fatto bene visti i risultati, però quando ho preso quella decisione avevo come presupposto l’impegno da Roma a realizzare delle contropartite per la città”. Tuttavia, prende atto con amarezza Giani, “ne sono state realizzate ben poche, quindi non mi metto neppure a discutere della proroga con il governo considerato che rispetto a queste contropartite ci ha detto ‘ve le diamo’ e poi non lo ha fatto”.