Sei ragazzi fiorentini, un maggiorenne e cinque minorenni, sono stati fermati e identificati dalla polizia per la rissa in spiaggia avvenuta lo scorso 28 giugno al bagno ‘Donna di cuori’. Grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza, sono state accertate anche le responsabilità di ognuno di loro, tanto che il diciottenne è stato deferito alla Procura della Repubblica di Livorno mentre gli altri 5 (tutti nati nel 2002) sono stati deferiti alla Procura per i minorenni di Firenze. I sei ragazzi hanno dichiarato che l’altro gruppo con cui è avvenuta la rissa era formato da giovani extracomunitari, che erano riusciti a darsi alla fuga. Anche in questo caso l’evento è scaturito per futili motivi: uno sguardo di troppo, un apprezzamento ad una ragazza e l’uso di alcol abbinato a sostanze stupefacenti e il ‘gioco’ è fatto.
Sono in corso ulteriori accertamenti per l’individuazione degli extracomunitari datisi alla fuga, presumibilmente tutti di origine magrebina. Il personale della polizia di Stato del commissariato di Cecina era intervenuto mentre stava effettuando un servizio coordinato interforze, come disposto dal questore Lorenzo Suraci per monitorare la movida in tempi di emergenza Covid: impegnati nei controlli anche i carabinieri della stazione di Cecina, la guardia di finanza e la polizia municipale.
Il personale giunto sul posto è riuscito a fermare i sei giovani, tutti ragazzi residenti a Firenze: identificati e accompagnati al commissariato di Cecina, i sei sono quindi risultati essere cinque minorenni e uno solo di loro maggiorenne, anche se tutti nati nell’anno 2002. Con questa operazione il numero degli indagati nel corso del mese di giugno sale così a 19 persone, coinvolte in 5 risse. I controlli sul litorale sono stati aumentati anche per garantire il corretto rispetto delle norme per il distanziamento sociale.
Anche in questo fine settimana sono stati preposti, sempre sotto la direzione della questura di Livorno, servizi idonei principalmente alla prevenzione.