Livorno, 1 febbraio 2025 – Momenti di tensione ieri alla Guglia, all’esterno del blocco di case popolari, dove convivono non sempre in armonia famiglie livornesi e assegnatari stranieri. Ieri ad accendere la miccia nel primo pomeriggio, sono bastate poche parole tra due uomini: uno livornese residente in questo ’palazzone’ (qui ci sono oltre novanta famiglie) che ha chiesto al vicino straniero di scansare la propria auto perché doveva uscire dal parcheggio per partire con la famiglia, la compagna e la figlia adolescente.
L’altro non si è scomposto e non si è mosso. Davanti all’insistenza del vicino, che aveva premura di partire, gli animi si sono alterati: sono volate parole pesanti.
Dalle parole si è passati alle vie di fatto: lo straniero prima ha infranto un vetro dell’auto del ’rivale’ con il triangolo in dotazione alla sua vettura, quando l’altro poi ha reagito si è armato di cric e gli ha infranto tutti gli altri vetri.
A quel punto i due sono venuti alle mani e solo l’arrivo della polizia municipale (che sta seguendo la vicenda) e degli agenti della Questura (di rinforzo) allertati dai testimoni, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente.
Quando è stata riportata, a fatica la calma, la ragazza con il padre e la madre che erano nell’auto devastata, sono stati accompagnati al pronto soccorso. Sul posto è intervenuta infatti un’ambulanza. La minorenne in particolare ha riportato qualche ferita e più traumi, per fortuna lievi.
Al palazzone ’cassa da morto’ la situazione dunque è esplosiva. Qui oltre alla convivenza tra nuclei familiari disomogenei, c’è una storica presenza quotidiana e pericolosa di spacciatori. Infatti il sindacato Spi Cgil Lega Nord, ha sollecitato la segreteria provinciale Cgil e Spi Cgil a chiedere “un incontro urgente al sindaco e al Prefetto sulle periferie nord”.