Piombino (Livorno), 27 agosto 2020 - Nuova manifestazione stasera a Piombino dei comitati del ’no’ rigassificatore dentro il porto, secondo quanto indicato dal Governo come contromisura alla crisi energetica aggravatasi con la guerra della Russia all'Ucraina. Centinaia di persone - circa 600 secondo i promotori - sono riunite per l'iniziativa 'Contro i rigassificatori' promossa da Comitato Salute pubblica, La Piazza, Il gazebo 8 giugno, Il Comitato Liberi. A questi si sono aggiunti il Comitato dell'Elba e, secondo quanto emerge, avrebbero raggiunto Piombino esponenti di comitati di altre città tra cui Ravenna, dove è previsto l'altro nuovo rigassificatore deciso dal Governo per fronteggiare la riduzione degli approvvigionamenti.
Vengono sventolate bandiere di partiti e sigle - anche di segno ideologico opposto -, oltre a quelle dei comitati e di associazioni ecologiste. I manifestanti hanno raggiunto la piazza battendo coperchi di pentole e facendo suonare fischietti, poi sul palco si sono alternati vari interventi sia di esponenti politici, sia di cittadini per motivare la loro contrarietà e ribadire le posizioni di critica alla scelta del porto della città per posizionarvi un impianto di rigassificazione. Tra i cartelli e gli striscioni si legge 'Piombino è nostra e non si tocca' e 'Rigassificatori lontani dalle nostre case e dalle coste di tutti gli italiani', 'Piombino dice No! al rigassificatore'.
Le forze politiche, questa volta, sono abbastanza defilate, ad eccezione di Rifondazione Comunista e Unione Popolare. In questi giorni abbiamo assistito al braccio di ferro interno a Fratelli d’Italia tra il senatore Ignazio la Russa (per il sì) e il sindaco Francesco Ferrari (per il no). Ma anche il Pd della federazione Val di Cornia le vede diversamente dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che è anche commissario per la realizzazione del rigassificatore. E Giani ha detto che se ci saranno le condizioni di sicurezza e la salvaguarda ambiantale, l’impianto avrà il suo via libera.
In generale la posizione dei partiti (quasi tutti favorevoli a livello nazionale al rigassificatore) sembra prendere le distanze dai movimenti della piazza nel momento più caldo della campagna elettorale, anche perché il rischio di far chiudere imprese e lasciare le famiglie al freddo è concreto e nessuno vuole essere considerato colpevole di fermare un’opera necessaria per tutta l’Italia. Chi è in piazza stasera invece sono i comitati e i loro aderenti.
"Sono invitati i cittadini, le associazioni di categoria, i sindacati, le forze politiche, i sindaci, ognuno con i propri simboli, per aggiornare su quanto finora è stato fatto nella battaglia contro i rigassificatori e quanto si intende fare in futuro" avevano spiegato gli organizzatori. "Ci sarà una delegazione del neo costituito Comitato elbano contro i rigassificatori. Si invitano tutti a portare torce elettriche e fischietti e chiunque voglia aderire dal mare a venire sotto piazza Bovio con barche, luci e sirene". Infine ha partecipato una delegazione dell’associazione Idra. "Parteciperemo nella cittadina tirrenica, come Unione Popolare, alla manifestazione di protesta per dare un segnale forte alla ‘malapolitica’ che pretende decidere sulla testa delle donne e degli uomini della nostra regione" informa infine Yana Ehm, candidata Unione Popolare