REDAZIONE CRONACA

Rigassificatore Piombino, Giani visita il cantiere: "Lavori spediti e in sicurezza"

Il presidente della regione Toscana oggi nel cantiere Snam dove si lavora per l'arrivo della Golar Tundra. La nave rimarrà nel porto per tre anni. Ipotesi maggio per la messa in funzione dell'impianto

Eugenio Giani in visita al cantiere Snam per il rigassificatore di Piombino (Foto Novi)

Piombino (Livorno), 26 gennaio 2023 - I lavori per il rigassificatore di Piombino stanno procedendo spediti e in sicurezza, e tutto sta procedendo al meglio. Così rassicura il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, oggi in visita al cantiere Snam di Piombino, dove si lavora per l'arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra. "Quando a maggio la nave rigassificatrice potrà entrare in funzione - ha sottolineato Giani - permetterà di immettere nella rete nazionale fino a 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Una boccata di ossigeno per il fabbrisogno energetico dell'Italia che ridurrà così drasticamente la propria dipendenza dalle forniture russe". 

La visita di Giani

Eugenio Giani ha visitato il cantiere Snam nella palude attorno al parco eolico, dove la condotta che arriverà dal porto - passando sotto a un braccio di mare di 1,2 km - si allunga lungo il litorale per poi deviare ad angolo retto verso l'interno. Il presidente della regione ha poi effettuato un sopralluogo al cantiere sulla banchina est della darsena nord al porto. Qui è dove la Golar Tundra, lunga poco più di 300 metri, ormeggerà e il gas liquido a 172 gradi sotto zero tornerà gassoso a temperatura ambiente. Nel cantiere oggi lavorano più di 450 persone, tra appalto e subappalti, con 40 addetti dedicati alla direzione dei lavori. "Tutto sta procedendo al meglio - ha rassicurato Giani - i lavori e il posizionamento delle tubature sta avvenendo in assoluta sicurezza, con opere di alta ingegneria". 

Rigassificatore quando entra in funzione

La nave rigassificatrice Golar Tundra rimarrà nel porto di Piombino per 3 anni. Il 40% dei lavori - si spiega in una nota - è già concluso, e per maggio si ipotizza la conclusione e la entrata in funzione dell'impianto. "La banchina dove ormeggerà la nave - ha spiegato ancora Giani durante la visita al cantiere - fu realizzata per smontare la Costa Concordia naufragata all'isola del Giglio (poi smantellata invece a Genova, ndr) e per la prima volta dopo 7 anni trova finalmente una sua vocazione, che rende peraltro un servizio fondamentale a tutti gli italiani". 

Quali lavori stanno facendo ora al porto

Al porto di Piombino si lavora a tamburo battente. Si allestiscono le fondazioni della torre alta 25 metri, circa la metà dell`altezza della nave, che dovrà sorregere le manichette. Si prepara la strada per il passaggio della tubatura e le opere necessarie al sistema anticincendio e di gestione dell`impianto: cinquecento segnali e parametri saranno scambiati, una volta operativa, tra nave e sala di controllo. E già si pensa anche all`organizzatrice delle entrata e uscita delle navi gasiera del porto, che potrebbe avvenire di notte per evitare di creare intralcio alle altre attività.

Le compensazioni per Piombino

"La strada che dovrà arrivare al porto - ha sottolineato in conclusione il governatore - la possibilità di operare sulla bonifiche con la strada di cantiere provvisoria, in terra battuta, che è stata costruita per il tubo del gas e che potrà aiutare ad entrare in zone altrimenti paludose, e poi gli sconti in bolletta e le energie rinnovabili costituiscono un volano di sviluppo che questa attività porta in termini di lavoro, innovazione e prospettive in una città che vuole presto veder rilanciato anche il polo siderurgico". 

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