REDAZIONE CRONACA

Rigassificatore, accuse incrociate. Intanto arriva una nuova metaniera

Nuove esternazioni di Cinque Stelle, comitati e associazioni. Il 29 gennaio in porto la nave Elisa Aquila

La nave rigassificatrice Italis Lng ormeggiata nel porto di Piombino dal 19 marzo 2023. A fine mese arriva un’altra nave metaniera dal Texas

La nave rigassificatrice Italis Lng ormeggiata nel porto di Piombino dal 19 marzo 2023. A fine mese arriva un’altra nave metaniera dal Texas

Piombino (Livorno), 18 gennaio 2025 – Mentre in porto la nave rigassificatrice Italis Lng attende il prossimo carico (la gasiera Elisa Aquila partita da Port Arthur nel Texas, che sarà a Piombino il 29 gennaio), si continua a dibattere a livello politico sull’impianto e la sua collocazione futura. Ragionamenti che sono dichiarazioni d’intenti, perché la realtà è che per ora non ci sono soluzioni in vista per lo spostamento da Piombino.

Sul tema interviene anche la capogruppo del M5s in Regione Toscana Irene Galletti. “Quando l’ex premier Mario Draghi dichiarò che la decisione sul rigassificatore faceva parte di una strategia nazionale – sottolinea Galletti – furono stabiliti accordi chiari e precisi, e non c’è alcun dubbio che l’impianto dovrà lasciare Piombino entro il 2026, senza alcuna proroga. Oggi comprendiamo la scelta della Liguria di rivedere la propria posizione e, come Movimento 5 Stelle Toscana, esprimiamo piena solidarietà ai cittadini liguri, consapevoli delle gravi ripercussioni che un impianto del genere può comportare, avendo già vissuto in prima persona le sue conseguenze e le promesse di compensazione non mantenute”.

Il M5s denuncia “l’ingiustizia subita dai cittadini di Piombino e Vado Ligure, penalizzati da un centrodestra che, per mero opportunismo elettorale, cambia posizione in modo spudorato”. E anche in Calabria Legambiente ribadisce la “propria netta opposizione al rigassificatore di Gioia Tauro”. Che in una nota aggiunge: “il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha confermato la volontà di realizzare un mega rigassificatore a Gioia Tauro, proponendo la Calabria come candidata dopo che il Consiglio regionale della Liguria ha bocciato lo spostamento del rigassificatore mobile “Golar Tundra” (ora Italis Lng ndr) da Piombino a Vado Ligure”.

“Venier di Snam – affermano poi a Piombino il Comitato La Piazza della val di Cornia e il Gruppo Gazebo 8 giugno– rilascia interviste nelle quali esalta il peso del rigassificatore piombinese nella politica energetica nazionale. Siamo lieti, ma non convinti di avere salvato la Nazione. Ma a parte Venier, che fa il suo mestiere e che si dice certo che sarà trovata una soluzione (quale?) al posizionamento della Italis, noi leggiamo le notizie liguri con un gran mal di stomaco. Sì , perché quel Pd che in Liguria fece addirittura le locandine perché voleva che la nave restasse a Piombino, quel Pd ligure che ha votato ora in consiglio regionale Liguria contro il rigassificatore a Vado, ora si sveglia dopo le interviste di Venier per scoprire che l’Italia non ha bisogno di quel gas. Ma quando lo dicevamo noi dove erano questi Soloni?”