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Il rigassificatore di Piombino
Piombino, 5 febbraio 2025 – “Lasciare la nave rigassificatrice e completare tutte quelle infrastrutture utili agli insediamenti industriali e allo sviluppo del porto, potrebbe essere un ulteriore acceleratore per il rilancio industriale di Piombino”. E’ La proposta che arriva dal presidente di Confindustria Toscana e presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa Maurizio Bigazzi.
“Come imprese e come cittadini abbiamo bisogno del rigassificatore. Il costo dell’energia è un problema; e la nostra possibilità strategica, per il sistema paese di acquistare il gas, passa anche dalla Italis LNG - spiega Bigazzi - l’economia del territorio ha tratto vantaggi per la crescita della domanda di servizi legati alla presenza della nave; e si è avuto un impatto positivo anche sull’economia del porto, perché l’Autorità portuale ha avuto nuove disponibilità finanziarie che le hanno permesso investimenti importanti. E se anche la nave rigassificatrice dovesse essere ricollocata, in porto rimarrebbero comunque le infrastrutture realizzate per consentire il collegamento delle unità galleggianti alla rete nazionale, come prevede la legge.
Oggi che Metinvest-Danieli ha deciso di investire nella produzione di acciaio ambientalmente compatibile, Jsw nel revamping del treno rotaie, Piombino Industrie Marittime ad allargare la propria attività industriale con un progetto che è ormai in via di definizione, ulteriore sviluppo per la città potrebbe arrivare proprio dalla nave rigassificatrice. Proponiamo, quindi, non la delocalizzazione, ma la mitigazione dei limiti reali determinati dalla sua presenza e la realizzazione di quelle infrastrutture industriali e logistiche che le imprese chiedono con forza e che potrebbero offrire benefici e ricchezza alla comunità piombinese”.
Nello specifico il riferimento è al finanziamento e alla realizzazione della banchina Ovest (risposta ’strategica’ alla rinuncia alla Est); la realizzazione programmata dall’Autorità di sistema di 200 mila mq di nuovi piazzali nelle aree retrostanti la banchina (che rappresenterebbe una ulteriore offerta insediativa per industrie e logistica); come anche al completo finanziamento del secondo lotto della 398 (che porterebbe ricadute positive sulla mobilità di persone e merci), nonché al collegamento ferroviario delle nuove aree portuali. “Piombino avrebbe finalmente in pochi anni, un assetto infrastrutturale competitivo e sostenibile sia per le aziende manifatturiere che ospita, sia per quelle che potrebbe attrarre” ha concluso il presidente Maurizio Bigazzi.
m. p.