Livorno, 3 marzo 2019 - Casalp ha scritto agli assegnatari e ai proprietari degli alloggi popolari, per metterli sull’avviso che i conferimenti irregolari di rifiuti non saranno più ammessi. Infatti Aamps ha segnalato a Casalp che in molti stabili di edilizia popolare, dove è stato attivato il servizio di raccolta porta a porta, «si sono manifestate parecchie irregolarità, per le quali presto scatteranno le sanzioni». Ma ne dovrà rispondere direttamente Casalp, nella sua veste di amministratore condominiale.
Casalp ha però scritto ai condomini per annunciare che «le sanzioni per irregolarità riscontrate nel porta a porta, saranno addebitate a tutti gli utenti dei condomini interessati». Insomma girerà a loro la sanzione da pagare. Casalp nella lettera che ha inviato alle famiglie a febbraio, ha anche chiesto se siano interessate ad attivare il servizio di pulizia dei cassonetti, per il quale dovranno inviare a Casalp una richiesta scritta firmata dalla maggioranza degli interessati. Solo così Casalp attiverà il servizio, addebitandone il costo alle famiglie. In caso contrario, saranno gli utenti a dover provvedere per garantire la pulizia e l’igiene dei cassonetti condominiali. «In caso di inadempienza – si legge nella lettera di Casalp – Casalp provvederà ad addebitandone le relative spese».
Inquilini e proprietari degli alloggi di edilizia popolare hanno mal digerito la lettera di Casalp. I primi a mobilitarsi sono quelli che vivono nel fatiscente stabile della Chiccaia a Shangai. Al loro fianco si schierano Luca Tacchi, Laura Petreccia e Raimondo Schiasselloni della Lega per dare manforte. «Non ci stiamo a pagare le sanzioni che Aamps farà per i conferimenti irregolari di rifiuti – contesta Daniela Tonelli – perché qui alla Chiccaia il cortile è aperto e chiunque può entrare e gettare di tutto dentro e fuori i cassonetti. Avviene di continuo. Se Casalp non metterà dei cancelli non si risolverà mai il problema». Luciana Dugini le fa eco.
«Ora oltre ai rifiuti di ogni tipo abbandonati nel nostro cortile, tra cui automobili e ciclomotori rubati, mobili ed elettrodomestici, ci troviamo anche i sacchi con le immondizie di chiunque passi da queste parti. Il resto lo fanno gabbiani e ratti che banchettano». Luciana conclude: «Dovremmo essere noi a pagare il conto di questo scempio? No. Non ci stiamo». Anche Antonio Giusti è categorico: «Siamo arrabbiati. Non vogliamo pagare per le irregolarità altrui. Casalp sa perfettamente che nei cortili aperti, come il nostro, non passa giorno che intrusi entrino per abbandonare i loro rifiuti. È troppo facile scaricare il peso di questo malcostume su di noi». Luca Tacchi della Lega aggiunge: «Tra coloro che abitano a Chiccaia, ci sono però anche decine di occupanti abusivi. Di questi solo in pochi pagano un’indennità di occupazione a Casalp e come gli altri inquilini e condomini in regola, hanno ricevuto la lettera di Casalp. Quanti di questi occupanti abusivi pagato la Tari? E quanti fanno la differenziata con scrupolo?».