DANIELE MAZZI
Cronaca

Riapertura delle Terme del Corallo a Livorno: un simbolo di rinascita culturale

Le Terme del Corallo riaprono a Livorno dopo anni di abbandono. Inizia la ristrutturazione per valorizzare questo patrimonio culturale.

Livorno e il tempio Liberty. Le Terme del Corallo  riacquistano una Sala

Un momento dell’inaugurazione del complesso ristrutturato (. Foto Novi

Un luogo storico, simbolo di bellezza e icona della storia di Livorno che per troppi anni è stato nascosto e trascurato, ieri ha riaperto i suoi cancelli. In tanti si sono “riappropriati“ del giardino e della Sala della Mescita restaurata. Adesso via alle visite.

"Grazie al sindaco Luca Salvetti si è dato vita a un progetto che può cambiare Livorno – ha detto il governatore Eugenio Giani – Le terme hanno avuto un ruolo turistico-culturale e la ristrutturazione di questo padiglione è solo il primo passo per far tornare le Terme del Corallo a quello che erano. Adesso continuerà la ristrutturazione e nascerà un sottopasso per liberare la bellezza di questo luogo. La Regione parteciperà con cinque milioni di euro perché questo è un patrimonio non solo per Livorno ma anche per tutta la Toscana. Livorno sta vivendo una ristrutturazione urbanistica di cui le Terme sono il simbolo. Nella nostra idea le Terme del Corallo saranno il luogo di esposizione dell’arte Liberty, che negli Uffizi non ha abbastanza spazio, e ne parlerò il 20 dicembre con il Ministro Giuli e Verde, il sovraintendente agli Uffizi".

Le Terme del Corallo nei primi anni del Novecento erano uno dei fiori all’occhiello della Toscana e ieri con l’inaugurazione della ristrutturata Sala della Mescita, uno dei padiglioni della struttura, è stato fatto il primo passo verso la totale riqualifica di un vero e proprio monumento.

Lo stabilimento fu inaugurato nel 1904 e in breve le “Acque della Salute“ divennero uno dei principali centri di attrazione di Livorno, che all’epoca era ancora una delle capitali italiane del turismo balneare, per quelle che raggiunsero persino l’appellativo di “Montecatini a mare“. Le attività delle Terme del Corallo continuarono fino alla Seconda guerra Mondiale e poi i locali vennero utilizzati come sala da ballo. Da quel momento iniziò però un declino che portò prima all’utilizzo delle terme come luogo di realizzazione della Coca-Cola e dei prodotti Corallo, fino all’incendio del 1968 che danneggiò la struttura e alla costruzione del sovrappasso che dal 1982 ha totalmente nascosto lo stabilimento. Ma adesso le cose sono pronte a cambiare.

"Un momento emozionante e suggestivo – ha detto Salvetti – Per tanti anni i livornesi sono passati sul cavalcavia vedendo questo luogo affascinante ma abbandonato. Finalmente siamo qui per far tornare la gente alle Terme del Corallo. L’amministrazione ha dato via al progetto per far tornare questo spazio un luogo di cultura ed ha speso 1 milione, aggiungendolo ai 2.2 del Bando delle Periferie, per riuscirci".

All’inaugurazione della Sala della Mescita, un tempo il cuore dello stabilimento termale, in quanto si trattava del luogo in cui veniva somministrata l’acqua curativa, erano presenti oltre a Giani e a Salvetti, il Prefetto della Provincia di Livorno Giancarlo Dionisi, le cariche istituzionali e le Fondazioni che hanno contribuito alla riqualifica.

La Sala della Mescita è solo il padiglione destro dello stabilimento che nei prossimi anni verrà completamente riqualificato e liberato dal cavalcavia che ne blocca la visione.