MAILA PAPI
Cronaca

Rebus infrastrutture: il porto di Livorno cresce, la FiPiLi no

Un ponte ideale tra Livorno e il cuore della Toscana. Dal porto alla FiPiLi la connessione è più che diretta,...

Un tratto della Fi-Pi-Li interessato da cantieri. L’Ordine degli ingegneri mette in guardia: «La nuova strada rischia di nascere vecchia»

Un tratto della Fi-Pi-Li interessato da cantieri. L’Ordine degli ingegneri mette in guardia: «La nuova strada rischia di nascere vecchia»

Un ponte ideale tra Livorno e il cuore della Toscana. Dal porto alla FiPiLi la connessione è più che diretta, ma rischia di essere tortuosa in futuro. Il rischio è un collo di bottiglia infrastrutturale, ora che a Livorno sono cominciati i lavori di ampliamento del porto con la costruzione di un’opera destinata a cambiare le dinamiche e i rapporti di forza tra scali dell’Italia centrale. Il punto è che l’Ordine degli ingegneri di Firenze già oggi solleva dubbi: "Con l’ampliamento a mare del porto di Livorno e l’aumento del traffico, la nuova strada rischia di nascere vecchia". Da un lato parliamo di uno scalo marittimo che costituisce la porta d’accesso del Mediterraneo occidentale, muovendo oltre 44milioni di tonnellate di merci e 9milioni di passeggeri (crocieristi e non) all’anno. La Piattaforma Europa è pensata per accogliere grandi navi, offrendo 3 chilometri di banchine, 2 grandi terminali, 2 milioni di metri quadrati di nuove aree e un nuovo ingresso portuale con fondali fino a -20 metri. Dall’altro, servono arterie di collegamento dalla costa all’entroterra.

Sul punto, il piatto della FiPiLi langue. La Regione ha aperto il dossier di una ristrutturazione che tenga insieme una terza corsia d’emergenza e il possibile pedaggio a carico dei mezzi pesanti tramite una gestione in house con la creazione della società Toscana Strade. Qui, il monito dell’Ordine degli Ingegneri: "Senza un sostanziale spostamento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia si rischia una pesante ricaduta sulla FiPiLi. Gli interventi programmati sulla strada di grande comunicazione devono tener conto di ciò che comporterà lo sviluppo della Darsena Europa, altrimenti nascerà una strada già vecchia - hanno detto Fiorenzo Martini e Giovanni Pesci, coordinatore e consigliere della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze -. Adeguare la FiPiLi è irrinunciabile".

Francesco Ingardia