REDAZIONE CRONACA

Rapina alla stazione, due fratelli arrestati

Un diciottenne attirato in una trappola da una ragazza e costretto sotto la minaccia di un coltello a consegnare pin e Postepay

Una brutta storia di violenza avvenuta alla stazione ferroviaria. Due fratelli minorenni di origine rumena hanno architettato una rapina ai danni di un ragazzo di 18 anni, che è stato costretto sotto la minaccia di un coltello a dare loro la carta Postepay e a rivelare il pin per il prelievo allo sportello. Alla fine sono stati arrestati dai carabinieri.

I due si sono serviti della complicità di una sedicenne che conosceva la vittima. La ragazza ha inviato un messaggio whatsapp al diciottenne per un appuntamento alla stazione. Un messaggo apparentemente normale tra due giovani che si conoscono. Invece, insieme alla ragazza, il diciottenne ha trovato anche i due fratelli (uno di 17 anni e l’altro di 15 che non sono residenti a Cecina, ma nella zona di Santa Luce) i quali lo hanno subito minacciato con un coltello intimandogli di consegnare il portafoglio che però era praticamente vuoto. Allora i due si sono concentrati sulla carta di pagamento. Hanno costretto il ragazzo, sempre sotto la costante minaccia del coltello a seguirli fino a uno sportello bancomat. Per rafforzare le minacce gli hanno anche detto di avere una pistola e che in caso di rifiuto, sarebbero stati in grado di fare del male ai suoi familiari. Al bancomat, dopo essersi fatti dare il pin, hanno ritirato prima cento euro, poi altri 500. E hanno hanno preso il telefonino del giovane per cancellare i messaggi whatsapp della ragazza sedicenne che lo aveva attirato nella trappola. Al malcapitato hanno detto poi che i soldi sarebbero stati loro necessari per curare una sorella malata (cosa non vera) e si sono dileguati non senza aver rinnovato pesanti minacce con ritorsioni se il giovane avesse parlato. Il ragazzo, comunque, quando ha fatto rientro a casa ha parlato con i familiari e insieme hanno deciso di fare denuncia ai carabinieri.

I militari della Compagnia di cecina, coordinati dal capitano Christian Bottacci, hanno rapidamente svolto le indagini compiendo una serie di verifiche sui fatti avvenuti il 9 novembre. Inoltre hanno acquisito i filmati delle telecamere presenti sul percorso tra la stazione e lo portello bancomat. Immagini che hanno confermato il racconto del diciottenne, così come i riscontri sul prelievo. Alla fine dell’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del capoluogo toscano, Antonio Sangermano, il gip ha ravvisato i reati di rapina aggravata e violenza personale. Per i due fratelli minorenni, ha disposto il trasferimento in due comunità diverse. Indagata la ragazza.

L.F.

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