MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Rapina a mano armata alla sala giochi: cassiera minacciata con la pistola

Alla donna, ora sotto choc, è stato intimato di consegnare i contanti

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Livorno, 28 maggio 2018 - Rapina a mano armata sabato sera in via Ginori. Due uomini a volto scoperto, alle 23.30 hanno rapinato la sala giochi Admiral di via Ginori. Uno dei due malviventi è entrato armato con una pistola (ma poteva essere anche una lancia razzi) ed ha minacciato la cassiera costringendola a consegnargli quanto aveva in cassa: appena un migliaio di euro.

Il complice è rimasto in strada su uno scooter ad aspettare. Terminato il colpo, i due si sono dileguati. Subito dopo è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri. Il locale è dotato di un sistema di videosorveglianza interna. Le telecamere hanno ripreso la scena. I carabinieri stanno infatti passando al setaccio le immagini per individuare gli autori della rapina.

La sequenza del colpo è stata drammatica: uno dei due uomini è entrato rapidamente, ha raggiunto la cassa, che si trova nel punto più appartato della sala giochi, e senza esitazione ha puntato l’arma contro l’addome della commessa. Parlando senza inflessioni particolari, il rapinatore ha chiesto i contanti che erano in cassa.

«Dammi soldi e stai zitta» questo è stato l’ordine perentorio dell’uomo. E la donna terrorizzata ha consegnato il danaro. E impietrita lo ha seguito con lo sguardo mentre usciva. «Tutto è successo in appena un minuto» racconta a ‘Il Telegrafo Francesca Iacoponi, la collega di Martina, la cassiera trentenne rapinata. «Siamo tutti scossi. – prosegue Francesca – Poteva succedere a chiunque di noi. Alla cassa lavorano due uomini e due donne. Sabato sera infatti era di turno Martina. È sotto choc. Vedersi puntare contro un’arma...». Aggiunge: «Qui no era mai successo nulla del genere. Ci sentivamo tutto sommato al sicuro. Ora un po’ di paura l’abbiamo. Non è escluso che la sala giochi sarà dotata di ulteriori sistemi di sicurezza a breve».

La sala giochi apre alle 7 del mattino e chiude solitamente alle 2 di notte. «Alle 23.30 c’erano ancora clienti che stavano giocando – sottolinea Francesca – e non si sono accorti di quello che stava accadendo». Dalla testimonianza della cassiera minacciata dal malvivente armato, pare che questo fosse un uomo sui 60 anni, brizzolato, che parlava un italiano senza inflessioni particolari. Nonostante questo, ha avuto l’impressione che potesse essere straniero. In via Ginori, lo scorso 28 dicembre, avvenne una la lite, fuori dal pub ‘La Preda’, finita a colpi di pistola tra un livornese (arrestato dagli agenti delle volanti) e un paio di suoi conoscenti stranieri. Il livornese (pregiudicato per reati di droga) è stato titolare del pub ‘La Preda’. Il locale, dove gravitavano all’epoca spacciatori nordafricani, è stato chiuso per ordine del questore . Gli agenti delle volanti, dopo il grave episodio del 28 dicembre,trovarono nel pub la pistola rubata (una calibro 6,35) usata dal livornese per sparare. E nella sua abitazione munizioni da guerra, 300 grammi di hashish e 3500 euro.