Livorno, “nei finti club nautici si affittavano posti barca”. Redditi non dichiarati per 200mila euro

Operazione della Guardia di Finanza in città. Proposta la revoca della concessione demaniale alle persone coinvolte nell’inchiesta

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Guardia di Finanza in una foto di repertorio

Livorno, 24 luglio 2024 – Associazioni e circoli sportivi, finti club nautici, trasformati in veri e propri enti commerciali. E' quanto ha scoperto la Guarda di Finanza di Livorno con l'operazione 'Dark ditch', che ha permesso di recuperare a tassazione redditi non dichiarati per circa 200mila euro e avviare le procedure di revoca delle concessioni demaniali.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno, con la collaborazione della locale Stazione Navale, hanno concluso un complesso servizio di polizia economico-finanziaria, coordinato dal comando provinciale e dal Reparto Operativo Aeronavale, spiega la Gdf in un comunicato, che ha permesso di constatare come alcuni degli enti non commerciali labronici (circoli nautici/associazioni sportive dilettantistiche) fossero, in realtà, delle vere e proprie attività produttive ovvero marinerie attrezzate, integrate nel tessuto economico e sociale cittadino del quartiere 'Venezia', le quali strumentalizzavano la loro veste associativa giuridica al fine di esercitare una vera e propria attività commerciale - ovvero l'affitto di posti barca - beneficiando indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali.

La Guardia di Finanza ha proceduto pertanto alla loro riqualificazione giuridica in enti commerciali, al recupero a tassazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 191.609 euro, a proporre conseguentemente la revoca della concessione demaniale di cui erano titolari, alla segnalazione per l'eventuale ricalcolo dei canoni concessori, nonche' alla comminazione della sanzione amministrativa di cui all'art. 1164 del Codice della Navigazione.

L'operazione 'Dark ditch', svolta congiuntamente dai finanzieri del comparto territoriale con quello navale, è nata “con l'obiettivo – spiegano le Fiamme Gialle – di tutelare il distretto turistico-balneare, nonché prevenire e contrastare le pericolose conseguenze sia in termini di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che rispettano la normativa fiscale, sia di minori entrate erariali derivanti dalla strumentalizzazione della veste di ente non commerciale, da parte di quegli operatori economici che, occultamente, svolgono invece una vera e propria attività commerciale”.

L'operazione si è concretizzata con la verifica delle condizioni previste dagli statuti dei circoli nautici/associazioni sportive dilettantistiche (Asd) oggetto dei controlli e dei requisiti richiesti per fruire delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali, nonche' la corretta applicazione delle norme in materia di canone demaniale ai sensi degli articoli 36 e seguenti del Codice della Navigazione e del rispetto di quanto previsto dagli atti concessori.

Attraverso l’operazione sono stati individuati una serie di enti non commerciali della zona dei fossi. Enti che forniscono servizi di ormeggio/posti barca ai loro soci, interessando, con specifici controlli e ispezioni sul posto, 8 soggetti giuridici.

In buona parte dei casi è stato constatato come lo specchio acqueo dato in concessione alle associazioni nautiche ed enti non commerciali fosse destinato, non allo svolgimento dell'attivita' sportiva resa senza fini di lucro nei confronti dei soci, bensì ad ospitare le imbarcazioni di imprenditori, titolari di ditte individuali o di società che proponevano corsi per il conseguimento della patente nautica, corsi di vela, vacanze in barca a vela, noleggio con o senza skipper delle imbarcazioni, previa prenotazione delle stesse tramite contatto privato.

Oltre ad avviare la procedura per proporre la revoca della concessione demaniale, la revisione dei canoni concessori e la comminazione della sanzione amministrativa di cui all'articolo 1164 del Codice della Navigazione, si è proceduto alla riqualificazione in enti commerciali dei circoli nautici/associazioni sportive dilettantistiche sottoposti a controllo e alla ricostruzione dei proventi (non dichiarati) derivanti dall'esercizio dell'attività d'impresa ammontanti complessivamente a circa 200.000 euro.