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Pontecorvo Mostra a Palazzo Blu

Omaggio al grande fisico pisano e un viaggio tra storia e scienza. Legò il suo nome a quello di Enrico Fermi

Pontecorvo Mostra a Palazzo Blu

La mostra intitolata ‘Bruno Pontecorvo. ‘Da Pisa a Mosca, un viaggio tra storia e scienza’ è stata inaugurata venerdì e resterà visitabile fino a febbraio 2025

Moriva il 24 settembre del 1993 a Dubna, in Russia, Bruno Pontecorvo uno tra i più grandi fisici del XX secolo. Famoso per le sue geniali intuizioni e le scoperte nel campo della fisica fondamentale, il suo nome è legato in maniera indelebile alle vicende del neutrino, la particella elusiva che è stata cercata per due decenni prima di essere scoperta nel 1957. La sua teoria sulle oscillazioni di neutrino è una pietra miliare nella storia e nella evoluzione della scienza fisica. Ancora oggi, a distanza di decenni da quelle idee e da quelle misure, la fisica fondamentale trova ispirazione per nuovi sviluppi e nuove scoperte.

La figura del grande scienziato è al centro della mostra ‘Bruno Pontecorvo. ‘Da Pisa a Mosca, un viaggio tra storia e scienza’, inaugurata a Palazzo Blu di Pisa il 29 novembre, e aperta al pubblico fino a febbraio 2025. La mostra è a cura di Marco Maria Massai e Gloria Spandre, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sezione di Pisa e del Dipartimento di Fisica ‘E. Fermi’ dell’Università di Pisa. Pontecorvo nasce a Marina di Pisa il 23 agosto del 1913 in un’importante famiglia di industriali tessili di origine romana e appartenente alla comunità ebraica della città. Iniziati gli studi di ingegneria a Pisa, al terzo anno si trasferisce a Roma su consiglio del fratello maggiore, Guido, che conosce Enrico Fermi e i suoi successi nel campo della fisica.

Dopo la laurea, a soli 20 anni, inizia a lavorare nel gruppo di Fermi partecipando, nei mesi cruciali del 1934, alle importanti scoperte che porteranno il fisico romano al Nobel quattro anni dopo; Bruno è il più giovane dei Ragazzi di via Panisperna. Da qui inizia per lui un’avventura di vita e ricerca che lo porta inizialmente a lavorare a Parigi nel gruppo dei coniugi Joliot-Curie, reduci dal Premio Nobel del 1935, e poi, nel giugno del ’40, negli Stati Uniti costretto a fuggire dalla capitale francese appena conquistata dai Tedeschi, insieme alla moglie e al figlio Gil di soli due anni.

Per tre anni lavora a Tulsa, in Oklahoma, per un’industria leader nelle prospezioni petrolifere. È un’attività nella quale si distingue introducendo strumenti innovativi basati sulle ricerche sui neutroni lenti svolte a Roma e che porteranno a numerosi brevetti industriali. La mostra è organizzata dall’INFN sezione di Pisa e dal Dipartimento di Fisica dell’Università, è allestita in collaborazione con Palazzo Blu, con il sostegno di Fondazione Pisa. E’ visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso in mostra alle 18) il sabato, la domenica e nei festivi dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso in mostra alle 19). Per info palazzoblu.it.