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Ponte in viale Caprera: “Progetto non armonico con lo stile del quartiere”

I dubbi dei cittadini, la replica dell’assessore ai lavori pubblici Mirabelli: “Nessun allarme, paramenti e frontoni del vecchio passaggio presto restaurati”

ponte viale caprera livorno

Foto Lanari

Livorno, 29 novembre 2024 – In Venezia, dove sono in corso i lavori per il nuovo ponte che attraversa il fosso di Viale Caprera, sulla carreggiata è stato steso l’asfalto: la polemica adesso corre sui social. “Che orrore! Si è fatto uso di asfalto con alto contenuto di catrame – dicono i cittadini – Eppure qui era stato annunciato un ponte in stile armonico con il quartiere storico della Venezia. Uno sfregio. Evidentemente l’idea è che sia funzionale al passaggio dei pullman dei croceristi”. Abbiamo segnalato la questione all’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli, che ha spiegato: “Non c’è da temere alcun stravolgimento. Sarà rispettato il progetto di rifacimento del ponte sul fosso di viale Caprera. Dopo l’asfaltatura della carreggiata, necessaria perché di qui passa la strada che collega via della Cinta Esterna al centro di Livorno, si procederà già ad anno nuovo al restauro dei paramenti e frontoni del vecchio ponte, per armonizzare quello nuovo con il contesto architettonico della Venezia”. I dettagli tecnici del progetto li ha spiegati Luca Barsotti, dirigente del settore mobilità sostenibile e infrastrutture del Comune di Livorno

“Lì c’era una strada transitata da mezzi tra via della Venezia, piazza del Luogo Pio e via della Cinta Esterna – ha detto Barsoti – Un’arteria importate che rimarrà tale. Il progetto non cambierà l’assetto del traffico. Non sarà certo realizzato il ponticello in legno del passato. Nel piano è previsto di ricostruire il ponte sul modello di quello ottocentesco, fedele sul piano storico, ma rispondente alle esigenze attuali”. E ha aggiunto: “Qui siamo in un contesto con una strada transitata, per cui è stata riasfaltata dopo la seconda fase dei lavori, preceduta dalla prima che è consistita nella realizzazione dei tre metri di marciapiede sotto i quali sono passati dieci degli undici sottoservizi esistenti. Questa prima fase è servita anche a creare la parte di impalcato con i sotto servizi. Dopodiché abbiamo lavorato sulla attuale porzione di carreggiata ora riaperta al transito dei mezzi, ma a senso unico alternato con semaforo”.

Il passaggio successivo sarà “il lavoro sulla parte residua di carreggiata e del marciapiede lato piazza del Luogo Pio. Inizieremo subito dopo l’allestimento del cantiere – prosegue ancora – Tra febbraio e marzo 2025 dovremmo avere completato la parte strutturale che consentirà di unire entrambe le corsie e di avere i due i marciapiedi. A quel punto si inizierà il restauro con la ricostruzione dei paramenti e frontoni del vecchio ponte. Lato mare con il recupero di quanto ripescato nel fosso, lato Luogo Pio con il il rivestimento della spalletta da realizzare ex novo”. Tutto questo verrà fatto sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici. Barsotti conclude precisando che non vi è “nessun timore. Il nuovo ponte esteticamente dall’esterno e per l’impiego dei materiali, rispetterà i canoni della Venezia”. La speranza a questo punto è quella di inaugurare il nuovo ponte “per Effetto Venezia 2025”, ha ipotizzato Barsotti, aggiungendo “e per far passare l’acqua di nuovo sotto il ponte, dovremo rimuovere le ’ture’, ovvero i blocchi di cemento e materiale arido che ostacolano oggi il passaggio dell’acqua. Sono stati posizionati per consentire i lavori per il ponte e dare continuità al fosso di viale Caprera”.

 Monica Dolciotti