Livorno, 12 aprile 2024 – Nel primo pomeriggio è stato varato il nuovo catamarano per la ricerca oceanografica di Arpat. L’imbarcazione, battezzata Polaris, sostituirà il battello Poseidon nel monitoraggio marino svolto dall’agenzia. La cerimonia si è tenuta alle ore 13 presso l'Andana delle Ancore, in via del Molo Mediceo presso il porto di Livorno. Anche le istituzioni erano presenti, con il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'assessora regionale all'ambiente Monia Monni e il Direttore generale di Arpat Pietro Rubellini. Nell’occasione è stato possibile salire a bordo dell’imbarcazione per una breve visita.
La Polaris
La nuova imbarcazione di Arpat ha sostituito il vecchio battello Poseidon, ormai obsoleto. Il nuovo catamarano è stato progettato e costruito appositamente per svolgere attività di monitoraggio marino e costiero fino a 12 miglia dalla costa. Una delle sue principali peculiarità è quella di poter compiere campagne oceanografiche costiere della durata di diversi giorni. I catamarani a differenza degli yacht che hanno un unico scafo, sono costituiti da due scafi paralleli che sono collegati da una struttura chiamata passante.
Lo scafo della Polaris, completamente in alluminio, ha una lunghezza di 16 metri, larghezza di 6 e un pescaggio dello scafo limitato a 65 cm, per un dislocamento complessivo di 23 tonnellate. La velocità massima di crociera è di 24 nodi con una autonomia di 200 miglia nautiche. Oltre alle strumentazioni standard, sull’imbarcazione sono stati installati gli elementi di supporto per le operazioni di campionamento come, ad esempio, la gru con braccio mobile e i verricelli per i cavi che permettono la movimentazione di vari strumenti, tra cui le sonde per rilevare i parametri chimico-fisici nella colonna d’acqua, la benna e il box-corer per i prelievi sul fondale, i retini per la raccolta del plancton o delle microplastiche.
La Polaris, rispetto al Poseidon, ha consumi molto minori, con conseguente abbattimento di CO2 e altre emissioni.
Caratteristiche
- Stabilità – grazie al doppio scafo e alla dotazione di una piattaforma ampia e solida vengono ridotte al minimo le oscillazioni
- Velocità – grazie alla loro forma aerodinamica e alla minore resistenza idrodinamica rispetto alle barche monoscafo, riescono a navigare sull'acqua con grande facilità ed efficienza
- Spazio – ampi spazi interni ed esterni creano piccole aree abitative più ampie e confortevoli
- Resistenza – possono sopportare danni a uno degli scafi senza mettere in pericolo l'integrità dell'imbarcazione nel suo insieme
Chi è e cosa fa Arpat
Arpat è l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Toscana. L’agenzia effettua il monitoraggio dello stato ambientale; svolge accertamenti sulle fonti di inquinamento e le conseguenze che ne derivano sulla salute dell'ambiente e delle persone.
L’attività di Arpat coinvolge anche gli ecosistemi marini e si realizza attraverso azioni di monitoraggio, ricerca ed analisi: per mezzo delle imbarcazioni di proprietà dell’agenzia si completa la fase di campionamento, al fine di raccogliere tutti i dati necessari. Dopo aver trasferito i campioni ai laboratori per le analisi, vengono prodotti i risultati ed elaborate le conclusioni.
Eugenio Giani, presidente della Regione, commenta: “Da oggi Arpat avrà un nuovo strumento per portare avanti il suo eccellente lavoro di monitoraggio e controllo della qualità dell’ambiente in Toscana, ed in questo caso della qualità delle acque lungo la nostra costa. La nuova Polaris, sarà un punto di riferimento, un importante presidio contro l’inquinamento marino, utile per campionamenti, carotaggi, prelievi dal fondale. Come secondo nome penserei a Pegaso del mare, per la grande importanza che questo battello avrà per la Toscana e per la tutela della salute dei toscani. Sarà dotata delle più moderne tecnologie e sarà molto meno inquinante del Poseidon, suo predecessore”. Gli fa eco Monia Monni, assessora regionale all’ambiente: “Conoscere a fondo il nostro mare, il suo stato ecologico e quello chimico, la presenza di alghe, le caratteristiche dei fondali, lo stato della fauna ittica: tutto questo è essenziale per poter programmare delle corrette politiche di tutela della costa e intervenire davanti a criticità più o meno evidenti. In questo senso il ruolo di Arpat è fondamentale come supporto all’azione della Regione. Per noi è motivo di grande soddisfazione oggi assistere al varo di questa nuova e splendida imbarcazione, progettata come strumento di studio e al tempo stesso sentinella della salute del nostro mare. Mi congratulo con Arpat per questo risultato”.