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Campo nell'Elba dice addio alla plastica: spariscono le vecchie posate usa e getta

Un altro comune isolano, dopo Marciana Marina, aderisce al progetto

Spiaggia affollata a Marina di Campo, all'isola d'Elba (Ansa)

Campo nell'Elba (Livorno), 24 gennaio 2019 - Dopo Marciana Marina anche Campo nell'Elba, secondo dei sette comuni isolani a farlo, dichiara guerra alla plastica usa e getta. Come disposto da un'ordinanza a firma del sindaco Davide Montauti emanata nel tardo pomeriggio di lunedì, su tutto il territorio campese gli esercenti, le attività commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande potranno, infatti, 'distribuire agli acquirenti' esclusivamente posate, piatti, bicchieri, sacchetti monouso e prodotti per l’igiene (cotton fioc) in materiale biodegradabile.

E lo stesso dovranno fare i commercianti, i privati, le associazioni e gli enti 'in occasione di feste pubbliche e sagre, inclusi i cosiddetti pasti all’aperto (picnic)'. L'ordinanza da titolo 'Disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti, l'incremento della raccolta differenziata e la riduzione dell'impatto ambientale' entrerà in vigore trascorsi tre mesi dalla sua pubblicazione.

Un lasso di tempo necessario per consentire lo smaltimento delle scorte attualmente presenti nei magazzini. Il divieto di utilizzare la plastica usa e getta sarà dunque operativo a partire dalla terza decade del mese di aprile. Per i trasgressori che verranno 'pizzicati' dalla polizia municipale, alla quale è affidato l'incarico di far rispettare l'ordinanza, è prevista una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro.

Il provvedimento del comune di Campo nell'Elba tiene conto dell’allarme lanciato a livello mondiale secondo il quale il 70% dei rifiuti che finiscono nei nostri mari, talvolta portati da fiumi e ruscelli, è rappresentato proprio dalla plastica monouso. In esso viene inoltre fatto esplicito riferimento alle direttive per un pianeta «plastic free» dell'Unione Europea che ha già deciso di vietare tassativamente l'utilizzo di questi prodotti dannosi per l'ambiente entro il 2021.