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Piombino, obiettivo centrato 5 miliardi di metri cubi di gas

A fine anno saranno cinquanta le navi attraccate. Le riserve nazionali adesso sono al sicuro

Piombino, obiettivo centrato 5 miliardi di metri cubi di gas

A fine anno saranno cinquanta le navi attraccate. Le riserve nazionali adesso sono al sicuro

PIOMBINO (Livorno)

Obiettivo raggiunto. Il rigassificatore di Piombino, gestito da Snam, a fine anno arriverà a cinquanta navi scaricate, per un totale di 5 miliardi di metri cubi di gas metano (ogni nave ne porta oltre 100 milioni), contribuendo in modo importante alla riserve nazionali. E se fino a ora le temperature sono state miti, già dai prossimi giorni arriverà un’incursione fredda e ci sarà bisogno di più gas per l’accensione dei riscaldamenti nelle case. "Per l’impianto di Piombino – spiega l’ad di Snam Stefano Venier – entro fine anno avremo raggiunto le 50 navi arrivate alla Fsru. Il gas naturale liquefatto copre attualmente un quarto dei nostri consumi e, fin qui, abbiamo ricevuto 120 navi come Italia nelle diverse infrastrutture. Un risultato che conferma l’efficacia della scelta in termini di diversificazione delle forniture".

Per quanto riguarda la situazione nazionale, al termine della campagna di iniezione Snam rende noto che il livello di riempimento degli stoccaggi italiani ha raggiunto una percentuale del 98,5%, per un totale di 18,7 miliardi di metri cubi che supera il livello record già registrato lo scorso anno. La nave rigassificatrice Italis Lng (il nuovo nome dato da Snam alla Golar Tundra), resterà a Piombino per tutto il 2025 e quindi dovrebbe assicurare il suo contributo anche nel prossimo anno. Per il 2026 ci sono più incertezze perché a fine giugno scade l’autorizzazione dei tre anni data in base al decreto emergenziale del governo Draghi e la Regione Liguria, con il nuovo governatore Bucci, non intende accogliere la nave come previsto. C’è oltre un anno per risolvere l’impasse.

Sul no al rigassificatore il neo governatore della Liguria Marco Bucci spiega: "Ho fatto un discorso tecnico. Le due dorsali del gas sono una sul Tirreno e l’altra sull’Adriatico. Un rigassificatore dev’essere vicino alla dorsale altrimenti dobbiamo costruire una pipe line. Se mettiamo il rigassificatore a Vado ligure bisogna spendere 450 milioni per la pipeline e penso che sia inutile. Il rigassificatore sta a Piombino, può restare a Piombino".

Il presidente della Toscana Eugenio Giani ribatte: "Abbiamo dato una risposta all’Italia nel momento dell’emergenza, ma nell’autorizzazione c’è scritto che il rigassificatore a Piombino è previsto per tre anni, fino al 2026", poi, "la banchina del porto deve tornare alle sue funzioni che sono quelle di Piombino centro di scambi, di commercio, di attività al servizio per polo siderurgico".

Luca Filippi